Torino, Mazzarri: «Chi non lotta rimane fuori»

L'allenatore granata presenta la sfida con la Roma: «Settimana difficile, voglio risposte da tutti. Dobbiamo essere tosti e quadrati»
Walter Mazzarri: al Torino da 2 mesi e 5 giorni (scadenza 2020)© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non c'è più tempo da perdere. Arriva la trasferta dell'Olimpico, contro la Roma, e i granata devono far punti per non salutare prima del tempo, molto prima, il sogno europeo. Servirà un Toro perfetto per avere qualche possibilità. Mazzarri lo sa bene. Sa anche che peggio di così, considerando le ultime sconfitte (soprattutto quella di Verona) non si può fare. E allora, dopo una settimana (o quasi visto che si gioca domani) chiede ai suoi di tirare fuori gli attributi. Ma prima vuole ricordare Astori: «Difficile patlare di calcio in questo momento ma voglio stringermi attorno al dolore di tutta la famiglia del ragazzo». Poi parla del match. «A Roma dobbiamo fare una grande gara. Partita difficilissima visto quello che ha fatto la Roma a Napoli ma proprio per questo sono curioso di vedere all'opera i miei ragazzi. Se interpretiamo al meglio certe situazioni possiamo fargli male ma, prima di tutto, bisogna essere compatti. E' stata una settimana difficile».

TORO TOSTO E QUADRATO - «Ljajic? Non so se ha i novanta minuti nelle gambe, si allena bene, questo sì, ma è tanto che non gioca. Siamo in emergenza e non siamo riusciti a recuperare nessun difensore ma al di là di questo aspetto bisogna essere bravi a non concedere niente alla Roma. Io sono stato vicino alla Roma? Se si parla di chiacchiere e contatti non finiamo di parlarne, io ora penso al Toro. Niang? Vedremo come reagirà con la mascherina. In settimana abbiamo provato tante cose,ora bisognerà metterle in campo. Belotti? Super motivato come tutta la squadra. Voglio risposte da tutti. Voglio Toro tosto e quadrato. E se mi dovessi accorgere che qualcuno non ce la mette tutta sotto l'aspetto della corsa e dell'impegno lo tengo fuori. E ve ne accorgerete pure voi perché probabilmente non lo convocherò neppure. Il calcio è questo. Questo è il calcio che piace a me. Nelle ultime settimane abbiamo avuto degli infortuni non muscolari anche perchè chiedo loro di dare il massimo sotto l'impegno e la volontà. Devono essere al topo sotto l'aspetto dell'impegno. Lo pretendo. Queste sono le basi su cui si è fondata la mia carriera. Voglio tutto questo. Poi alla fine si prendono le decisioni».

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