Serie A, Roma-Torino 3-0: i granata durano solo un tempo e cadono ancora

Nella ripresa i giallorossi vanno a segno con Manolas, De Rossi e Pellegrini: terza sconfitta consecutiva per Mazzarri
Serie A, Roma-Torino 3-0: i granata durano solo un tempo e cadono ancora© ANSA

ROMA - Un minuto di silenzio, con i calciatori abbracciati a centrocampo e i tifosi commossi sugli spalti mentre gli altoparlanti dell’Olimpico diffondono le note de ‘Le Rondini’, uno dei capolavori di Lucio Dalla. Si apre così Roma-Torino, nel segno di Davide Astori, il posticipo della 28esima giornata a un solo giorno dai funerali del capitano della Fiorentina (ed ex giallorosso) che hanno raccolto una folla oceanica davanti alla basilica di Santa Croce a Firenze. Dopo le lacrime e gli applausi arriva il momento di giocare e il Toro illude i suoi tifosi con un bel primo tempo, ma sbatte contro il fenomenale Alisson e crolla alla distanza, cadendo così per la terza volta di fila mentre i capitolini danno continuità al colpaccio di Napoli e fanno un altro passo importante sulla strada per la qualificazione in Champions League.

Roma-Torino 3-0: il tabellino

LE SCELTE – Con Defrel e il lungodegente Karsdorp in infermeria e con Fazio e Dzeko ai box per squalifica, Di Francesco non può fare a meno di lanciare Schick dal primo minuto nel tridente, affiancato da El Shaarawy e Ünder mentre in mediana capitan De Rossi fa il regista “protetto” da Strootman e Nainggolan e davanti a Alisson ci sono Manolas e Juan Jesus centrali e Florenzi e Kolarov terzini. Sul fronte opposto Mazzarri – che deve fare a meno di Burdisso per squalifica oltre che degli infortunati Bonifazi, Lyanco, Molinaro, Obi e Ljajic – replica al 4-3-3 giallorosso con un camaleontico 4-5-1: Acquah, Baselli e Rincon sono chiamati a fare da diga davanti ai centrali di difesa N’Koulou e Moretti (De Silvestri e Ansaldi i terzini) mentre ai lati del centravanti Belotti gli esterni Iago Falque e Berenguer sono chiamati all’arduo compito di supportare il capitano senza trascurare la fase difensiva.

Roma-Torino 3-0: numeri e statistiche del match

Il TORO PARTE BENE - La Roma parte forte, o almeno ci prova contro un Toro che lascia sfogare gli avversari in avvio ma prende ben presto le misure ai padroni di casa. Il segnale della scossa è una ripartenza di Baselli fermata all’8’ da De Rossi (ammonito nell’occasione, mentre al 34’ tocca al torinista Ansaldi per un fallo su Ünder), perché da lì in avanti i granata crescono e prendono campo. Iago Falque è il granata che gode di maggior libertà di azione ed è lui a costringere al miracolo Alisson (34’), che si ripete nel finale della prima frazione su Acquah (43’). E Belotti? Non ancora quello dei giorni migliori ma in partita e “sul pezzo”, murato un paio di volte dal suo “guardiano” Manolas e impreciso sottomisura sugli sviluppi di una punizione. Pochi brividi invece per Sirigu, spaventato solo da Ünder al 34’ quando ci pensa però Moretti a deviare in corner una pericolosa conclusione del turco.

LA SVOLTA DEL MATCH – Si va al riposo sullo 0-0 e al rientro dagli spogliatoi ci sono gli stessi ventidue con la Roma che anche stavolta cerca di infilare subito il Toro ma Sirigu non si fa sorprendere dall’incornata di Schick su calcio d’angolo (48’) e nemmeno sul rasoterra strozzato poco dopo da Nainggolan (53’). La pressione giallorossa però si fa sempre più insistente e al 56’ arriva il gol sugli sviluppi di un corner: cross pennellato perfettamente da Florenzi e stacco imperioso di Manolas che - lasciato colpevolmente solo nel cuore dell’area - ha tutto il tempo di mirare il palo più lontano e celebrare poi il gol in ginocchio e pregando con lo sguardo rivolto verso il cielo, come a cercare il suo vecchio amico Davide. Mazzarri si sbraccia dalla panchina e chiede ai suoi di reagire prontamente, ma i granata accusano il colpo e al 63’ serve un grande intervento di Sirigu per evitare il raddoppio su una botta di Kolarov, servito con un pregevole tocco da Schick. Il tecnico decide allora che è il momento di cambiare e getta nella mischia Niang (in campo con una maschera protettiva per il naso fratturato) al posto di Iago Falque, che esce dal campo contrariato e seguito due minuti dopo da un claudicante De Silvestri (dentro Barreca).

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CROLLO GRANATA - Mosse che servono però a poco perché in campo ora c’è solo la Roma e se Florenzi (69’) calcia incredibilmente in curva da invitante posizione, non mostra invece alcuna pietà De Rossi che (tenuto colpevolmente in gioco da Ansaldi) fa 2-0 in spaccata su traversone di Nainggolan e dedica a sua volta il gol ad Astori. Di Francesco applaude e richiama in panchina prima Ünder (sostituito da Gerson al 76’) e poi De Rossi (rilevato da Pellegrini all'84'), con Mazzarri che replica giocandosi l’ultimo cambio: dentro Edera per Acquah (80'). La storia della gara è però già segnata e - a parte un giallo per proteste per Baselli e l'ingresso di Gonalons per Strootman - non succede praticamente più nulla fino al 93' quando il nuovo entrato Pellegrini cala il tris (anche questo con dedica ad Astori). La Roma fa festa con i suoi tifosi e consolida il terzo posto allungando momentaneamente a +4 sulla Lazio e a +5 sull'Inter, mentre il Torino esce con la testa bassa per la terza volta di fila. Gli 11 punti conquistati nelle prime cinque partite della gestione Mazzarri sono solo un ricordo e non parlare di crisi diventa così sempre più difficile...

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