LA SVOLTA È STORICA - Lo sviluppo futuribile dei prossimi rendiconti finanziari porterà Cairo a ripianare totalmente le sue perdite, cioè a recuperare tutte le spese fin qui sostenute: già nel corso del 2018, in caso di una cessione “speciale” (alla Belotti, per intenderci); o, al più tardi, ragionevolmente, nel 2019. Non va iscritto a bilancio, ma possiede ugualmente un eccezionale valore economico, potentissimo e amplissimo, il volano di visibilità e di potere, per operazioni commerciali extrasportive, che il Torino ha garantito a Cairo: il quale, nel 2005, era un perfetto sconosciuto ai più; e per il quale certi “salotti riservati” della politica, dell’imprenditoria e della finanza italiana erano chiusi, fino a due lustri fa. Tanto che adesso l’imprenditore milanese è diventato una potenza, tra quotidiani, tv, periodici, pubblicità e libri. E, come se non bastasse, adesso Cairo possiede un club che, realisticamente, può valere tra 100 e 150 milioni, grossomodo. Nei prossimi 6/12 mesi, per la prima volta nella storia (ecco lo sbocco, la svolta), Cairo potrebbe dunque varare la cessione del club, pianificando di mettersi in tasca pressoché l’intera cifra della compravendita: un guadagno allo stato puro, appunto ben sopra i 100 milioni. Mai (e ripetiamo mai) Cairo aveva goduto di prospettive così allettanti per il proprio portafoglio, bilanci alla mano. E adesso, fin qui giunti, vi diamo appuntamento all’articolo in basso vicino alla foto di Belotti, per scoprire cosa si cela sul palcoscenico granata dietro ad altre quinte. Dimenticavamo: il portafoglio di Cairo ride sempre di più, ma sul campo da anni il Toro continua a fare pena. Però questo è un dettaglio, evidentemente.
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