Torino, Barreca torna a sognare con Edera e Berenguer

A Firenze l'ultima da titolare del terzino
Torino, Barreca torna a sognare con Edera e Berenguer© LaPresse

TORINO - De Silvestri e Ljajic sono rientrati in gruppo, mentre Bonifazi, Niang e Obi hanno ancora svolto allenamenti differenziati. E Lyanco e Molinaro restano aggrappati alle cure da lungodegenti. La notizia, dunque, è nella prima riga, e porta a dire che Mazzarri potrà valutare se schierare il terzino destro al solito posto e Ansaldi a sinistra, o se dar fiducia al giovane Barreca sulla corsia mancina e spostare l’argentino dall’altra parte, così da non spremere troppo De Silvestri e lasciarlo recuperare con calma, dopo i dolorini muscolari accusati a Roma dalle parti dell’inguine. Per Ljajic, invece, nessuna novità. Ai margini era, e ai margini resta, almeno al fischio d’inizio. Paga l’ultimo periodo di Mihajlovic, con allegati provvedimenti disciplinari anche pesanti. E paga l’intensità e lo spirito con cui ha interpretato il lavoro con Mazzarri, in questi due mesi e mezzo. «Chiedete a lui perché non gioco», biascicava l’altro giorno ai tifosi, indicando il tecnico lontano, mentre seguiva da bordocampo l’allenamento dei compagni. Ma forse deve farsi pure lui delle domande, prima di invitare la gente a scaricare altrove i quesiti. Va da sé che, intanto, le decisioni prese da WM all’indirizzo di Ljajic siano state sostenute e approvate dalla società, finora.

Barreca, dunque, è il primo vero indiziato, pensando a domenica. E’ l’ora che “certi” giovani colgano il momento, mostrando risorse caratteriali e una voglia di spaccare, in grado di andare oltre persino al momentaccio collettivo. Barreca aveva dovuto combattere la pubalgia, nei mesi scorsi. La sua ultima presenza da titolare in campionato risale, manco a dirlo, proprio contro la Fiorentina, 25 ottobre: venne espulso nel finale. Ma con Niang al momento fuori uso, friccicano pure Berenguer ed Edera, in ballottaggio. Con il primo favorito, per svariate ragioni. E con il secondo che morde, perché almeno lui ha già dimostrato di sapere aprire una finestra anche quando l’aria è pesante. Cercasi disperatamente una ventola spazzacrisi, please. Edera è più visto come alternativa a Iago, solitamente, tatticamente. E, per ragioni di esperienza e di prudenza (e pure di bilancio), Berenguer può esporre maggiori credenziali, nella corsa a un posto. Facciamo fatica a credere che Mazzarri cambierà radicalmente il modulo, all’improvviso, per la prima volta sin dall’inizio, mettendo da parte il 4-3-3 e concedendosi al 3-5-2, in un match tanto complicato da affrontarsi anche per motivazioni ambientali e psicologiche. Però al Fila negli allenamenti a porte chiuse continua a provare telai tattici differenti, nelle partitelle e nel lavoro sugli schemi della doppia fase, per svegliare anche così le coscienze dei piedi, cioè dei giocatori, e per aggredire il tempo, invece di farselo scorrere sulla pelle. Con Niang per ora out per guai muscolari, il buco per Berenguer e compagnia si è aperto, comunque. Idem in mediana: con Acquah che ringhia, ma guarda anche a come stanno le cosce di Obi.

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