Mazzarri: «Toro, con la Fiorentina reagisci e lotta per 95'!»

Il tecnico cerca una risposta chiara dalla squadra dopo 3 ko di fila: «Ljajic? Per ora non è una risorsa. Belotti? E' un guerriero, non ha bisogno della Nazionale per caricarsi. Gli bastano le motivazioni qui»
Mazzarri: «Toro, con la Fiorentina reagisci e lotta per 95'!»© Marco Canoniero

TORINO - Domani Torino-Fiorentina. Dopo 3 sconfitte di fila, Mazzarri si attende una reazione chiara da parte della squadra, accarezza Belotti e rimette al suo posto Ljajic. Ecco le dichiarazioni più significative, alla vigilia, del tecnico granata: “I viola sono ostici, non danno punti di riferimento, si muovono bene e molto rapidamente. Ma noi si deve fare una gara altrettanto importante. Ci siamo detti tante cose nello spogliatoio. Ho dato anche dei consigli. Io guardo alla prestazione per dare identità, gioco e organizzazione. Cominciamo dalla mentalità. Ci sono 90 minuti. Se purtroppo prendiamo gol, voglio vedere tutta la squadra che prende il pallone in porta e corre a centrocampo per reagire subito. Non che ci si guarda attorno smarriti. Se facciamo noi gol, invece, urlo dalla panchina: siamo ancora 0 a 0, non è finita, si festeggia solo al 90’. Se no li facciamo pareggiare. L’ho detto ai giocatori. Voglio vedere come reagiremo domani, in ogni caso”.

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L’ORDINE - “Io vorrei che la squadra crescesse: sia chi sta fuori sia chi gioca. Che acquisisca una mentalità importante e lo faccia vedere. Che non si molli mai e si corra più degli e si metta sempre il piede: e questi sono principi che vorrei già vedere sempre. Se si fa così, crescono tutti e tutti ne abbiamo vantaggio”.

SU LJAJIC - “Un problema o una risorsa? Non è mai un problema un giocatore. Finora non ha giocato praticamente mai, quindi non si può dire che sia stata una risorsa; se sarà utile, se dovesse giocare in futuro, in base a come giocherà sarà o no una risorsa. Vale per tutti questa mia filosofia. Ha detto che sta benissimo martedì ai tifosi guardando l’allenamento da bordocampo? Era vicino ai tifosi, fermo per infortunio. Doveva andare dal medico a dirglielo, che stava benissimo. Sabato aveva fatto la rifinitura, poi è andato dal medico e non è venuto a Roma. E martedì non poteva allenarsi in base a cosa aveva detto il dottore. Se era lì a bordocampo, è perché non poteva fare le partitelle in allenamento. Il giorno dopo si è aggregato e ha cominciato a lavorare con la squadra: questi sono i fatti”

BELOTTI - “Se la convocazione in Nazionale può aiutarlo? L’ho visto molto motivato, un guerriero: gli bastano le nostre, di motivazioni. Non ha neanche bisogno della Nazionale per caricarsi. Sono convinto che partirà forte, domani. E farà una bella gara. Sarà un bene per noi e per la Nazionale”.

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