Ljajic gioca per Mazzarri e per lui riecco Mihajlovic!

Domani sera Serbia-Marocco al Grande Torino: Adem vuole far divertire i suoi tifosi e il “suo” vecchio tecnico
Ljajic gioca per Mazzarri e per lui riecco Mihajlovic!© Paolo Pavan ©

TORINO - Ci sarà anche Sinisa Mihajlovic, domani sera al Grande Torino, per godersi la Serbia del “suo” Adem Ljajic che affronterà il Marocco in amichevole. Tutto normale, in teoria: uno sportivo si reca allo stadio per vedere la propria Nazionale. A rendere speciale se non unico l’evento, infatti, sono soggetto e luogo della narrazione. Perché per la prima volta il tecnico esonerato dopo la sconfitta contro la Juve in Coppa Italia farà ritorno nel “Fortino” - come lui stesso lo aveva a ragione definito in base ai risultati conseguiti in casa - per quanto accomodato in tribuna e non scalpitante davanti alla propria panchina. Persa a inizio gennaio - ma la decisione era stata sostanzialmente presa dopo il ko in campionato di Firenze - quando il Toro era a meno due punti dall’Europa League (adesso la forbice che separa i granata dalla conquista dell’obiettivo stagionale è di 8 lunghezze): per questo la somma di sconfitte consecutive centrate da Mazzarri, ben quattro e avviate nel derby, hanno finito per riabilitare il lavoro di Mihajlovic, in settori della tifoseria. Ha pagato la delusione Niang, che in parte si è curiosamente riabilitato con il toscano, e una proposta tattica affascinante in fase offensiva ma penalizzante in quella difensiva, l’ex allenatore del Torino. Il quale sicuramente aveva la squadra dalla sua, come ha dimostrato l’esodo di granata verso l’hotel che lo ospitava per i saluti, dopo l’esonero deciso da Cairo.

Tunnel numero 13
Pacche sulle spalle e applausi, questo da larga parte della gente, almeno granata, riceverà domani sera Mihajlovic. Che all’opera nella Serbia vedrà un giocatore fortemente voluto nell’estate del 2016, e che in definitiva ha un debito, con il suo connazionale. Si ricorderà, a dicembre, l’esclusione di Ljajic dai convocati per la trasferta contro la Lazio a causa di due ritardi consecutivi agli allenamenti. Uno snodo centrale, nel campionato del numero 10 granata: titolare fino a Toro-Atalanta del 2 dicembre (partita precedente la prova di Roma), successivamente il trequartista non ha più avuto chance, dall’inizio (tre gare saltate per infortunio, sei panchine, tre spezzoni e il turno volato per questioni comportamentali, questo il suo percorso negli ultimi 13 turni).

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