Mazzarri: «Toro e Ljajic dimostrate che valete!»

Il tecnico, alla vigilia del Crotone: «Voglio rivedere l’atteggiamento di Cagliari. Ljajic, come tutti, deve correre e mettersi al servizio della squadra: se no non gioca. La squadra dimostri continuità, ora che ha vinto. Spero nell’aiuto dei tifosi»
Mazzarri: «Toro e Ljajic dimostrate che valete!»© Marco Canoniero

TORINO - Dimostrare che la vittoria di Cagliari, dopo 4 sconfitte, non rappresenta un caso isolato. Un miracolo di Pasqua. Dimostrare che il Toro ha trovato una svolta, finalmente, su cui appoggiare un finale di campionato di livello, almeno quello all’altezza. Dimostrare che i nuovi moduli mostrati a Cagliari, prima il 3-5-2 e poi il produttivissimo 3-4-1-2, hanno un futuro. La partita di domani contro il Crotone è, per Mazzarri e i suoi giocatori, una sentenza. Conferme o non conferme? Speranze o illusioni? Ecco le parole più significative del tecnico alla vigilia. Cominciando ovviamente da Ljajic.

SULLA RINASCITA DI LJAJIC - “Io credo che l’unica cosa che di sicuro non ho sbagliato è aver tracciato la strada quando sono arrivato. Non era facile e necessitava di tempo. Ora dopo due mesi e mezzo tutti han chiaro che chi gioca deve pensare alla vittoria della squadra; le giocate ad effetto non ci interessano, gli equilibri della squadra invece sì e sono sempre al primo posto. I giocatori devono giocare in funzione del risultato. Se i giocatori di maggiore qualità si mettono al servizio della squadra e corrono, se tutti fanno così, io sono molto più tranquillo e lo sono anche i tifosi . Ljajic, come tutti, sa che domani sarà una verifica. L’ho già detto loro. Chi non farà come dico io, se gioca dall’inizio verrà sostituito o la partita dopo non la giocherà più. Con questo atteggiamento che tiene un allenatore e una società un giocatore può solo adeguarsi, se vuole stare nei 14 che giocano, cambi compresi. Ci può essere una giornata storta ma questo è diverso dalla fatica e dal lavoro. L’abnegazione e la volontà la voglio vedere da tutti sempre”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA FORMA MENTIS GIUSTA - “Pensiamo solo al Crotone, non all’Inter. Non ce lo possiamo permettere. Non possiamo rilassarci per niente, non si è fatto niente a Cagliari. Non possiamo fare calcoli. Pensiamo a fare bene gara per gara. Ci vuole equilibrio. Continuità. L’atteggiamento giusto è questo: bisogna pensare alla prossima gara e basta. Questa vittoria di Cagliari è solo un punto di partenza. Anche se facessimo 8 risultati utili consecutivi, la nona partita sarà sempre la più importante. Deve diventare la forma mentis che ci portiamo dentro da professionisti, questa”.

SUL CROTONE - “Nel ritorno le squadre che lottano per la salvezza sono schegge impazzite, se la giocano sempre giustamente per fare punti, sono sempre partite difficili, avete visto anche a Cagliari il primo tempo. Sono sempre partite dure, aperte a tante variabili. Il successo di sabato ci voleva, meno male aver vinto a Cagliari! Voglio la continuità, ora. Le variazioni tattiche ci han dato benefici, sabato, e ora io vorrei vedere sempre lo spirito del secondo tempo di Cagliari. Non mi basta questa partita. Mentalmente voglio rivedere domani in partita quello che abbiamo fatto di buono sabato. Bisogna continuare a farlo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SU BELOTTI - “Ora lotta, dà battaglia, fa assist, tornerà anche a fare gol. E’ di nuovo un martello come l’anno scorso, è quello che vogliamo. Lo stavamo già ritrovando da qualche partita. Soprattutto a Cagliari però si è visto il vero Belotti”.

L’AIUTO DEI TIFOSI - Dopo la contestazione contro la Fiorentina, domani “spero di trovare un ambiente positivo. I nostri tifosi quando fanno tifo in massa sono un valore aggiunto e io ovviamente spero sempre di avere l’aiuto anche dei tifosi per sfruttare il fattore interno. Ma non posso farci niente se non sarà così. Posso solo dire ai giocatori: bisogna far bene lo stesso”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Dimostrare che la vittoria di Cagliari, dopo 4 sconfitte, non rappresenta un caso isolato. Un miracolo di Pasqua. Dimostrare che il Toro ha trovato una svolta, finalmente, su cui appoggiare un finale di campionato di livello, almeno quello all’altezza. Dimostrare che i nuovi moduli mostrati a Cagliari, prima il 3-5-2 e poi il produttivissimo 3-4-1-2, hanno un futuro. La partita di domani contro il Crotone è, per Mazzarri e i suoi giocatori, una sentenza. Conferme o non conferme? Speranze o illusioni? Ecco le parole più significative del tecnico alla vigilia. Cominciando ovviamente da Ljajic.

SULLA RINASCITA DI LJAJIC - “Io credo che l’unica cosa che di sicuro non ho sbagliato è aver tracciato la strada quando sono arrivato. Non era facile e necessitava di tempo. Ora dopo due mesi e mezzo tutti han chiaro che chi gioca deve pensare alla vittoria della squadra; le giocate ad effetto non ci interessano, gli equilibri della squadra invece sì e sono sempre al primo posto. I giocatori devono giocare in funzione del risultato. Se i giocatori di maggiore qualità si mettono al servizio della squadra e corrono, se tutti fanno così, io sono molto più tranquillo e lo sono anche i tifosi . Ljajic, come tutti, sa che domani sarà una verifica. L’ho già detto loro. Chi non farà come dico io, se gioca dall’inizio verrà sostituito o la partita dopo non la giocherà più. Con questo atteggiamento che tiene un allenatore e una società un giocatore può solo adeguarsi, se vuole stare nei 14 che giocano, cambi compresi. Ci può essere una giornata storta ma questo è diverso dalla fatica e dal lavoro. L’abnegazione e la volontà la voglio vedere da tutti sempre”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Mazzarri: «Toro e Ljajic dimostrate che valete!»
2
Pagina 2
3
Pagina 3