© Marco Canoniero
TORINO - Vero che i granata nelle ultime due partite hanno affrontato Cagliari e Crotone, quindi squadre non particolarmente prolifiche (28 gol a testa), ma oltre ad aver segnato otto reti in due gare la squadra di Mazzarri ne ha subito solo uno e per di più ininfluente. E questo è un dato confortante in vista della sfida di domani contro l’Inter dove i granata tenteranno l’impossibile per rendere ancora possibile l’inseguimento all’Europa. Perché un successo contro i nerazzurri, dopo aver ottenuto sei punti nelle ultime due partite, cambierebbe gli scenari del campionato del Toro. Difesa più blindata, dunque. Con il nuovo sistema di gioco i tre davanti a Sirigu offrono garanzie, anche se l’attacco interista, un reparto da 50 reti delle quali 24 segnate da un Icardi arrabbiato dopo gli errori commessi nel derby, è ben più incisivo di quelli di Cagliari e Crotone. L’esperienza di Burdisso e Moretti non è messa in discussione. I due scenderanno in campo dall’inizio. Pronti a lottare. E con loro quasi sicuramente ci sarà N’Koulou che ha smaltito la botta ed è pronto a riprendersi la maglia da titolare che ha onorato con grandi prestazioni dall’inizio della stagione, a differenza di altri suoi compagni. L’ex Lione, infatti, senza alcuna ombra di dubbio è una delle note liete di questa stagione che sino ad oggi non ha regalato grandissime gioie. Quindi non si discute. Bonifazi, che aveva fatto bene sia a Cagliari quando era subentrato proprio a N’Koulou sia contro la formazione di Zenga, andrà a sedersi in panchina pronto a rendersi utile in caso di necessità. Il ragazzo, però, ha recuperato posizioni nelle preferenze di Mazzarri che adesso sa che può contare su di lui per quanto riguarda il futuro. (...)