Torino, se Belotti fosse una vera ripartenza

Le parole dovranno lasciare spazio ai fatti, l’unico elemento concreto sul quale si possono formulare i giudizi
Torino, se Belotti fosse una vera ripartenza© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non è più questione, arrivati fin qua, di credere o non credere; di avere o meno fiducia nelle prospettive del Torino FC di ritornare Toro vero e nelle ambizioni della società che Cairo ha tenuto a rivendicare nell’intervista esclusiva al Direttore di Tuttosport, che ha subito acceso un interessante dibattito fra la gente granata. La verità è che, ora come ora, non c’è alternativa all’attesa e, per chi ce l’ha o vuole tornare a coltivarla, nella fede che una svolta verso l’alto dei cieli granata sia destinata a verificarsi. Mai come nell’imminente futuro, le parole dovranno lasciare spazio ai fatti, l’unico elemento concreto sul quale si possano formulare i giudizi. Mercato e risultati: tutto il resto è fuffa, al di là della noia che attualmente suscita la squadra di Mazzarri, incapace di uscire dalle secche dove si era incagliata con Mihajlovic e ormai rassegnata a terminare la stagione senza poter più cullare il sogno europeo, col massimo della libidine agonistica rappresentato dall’eventualità di scoprirsi arbitro dello scudetto (avversario il Napoli), della Champions (rivale la Lazio, già domenica) e fors’anche della salvezza (contro la Spal e, in subordine, il Genoa). I tifosi del Toro hanno soltanto voglia di svegliarsi, di ridestarsi dal torpore che ha anestetizzato l’ambiente. Nell’intervista esclusiva rilasciata a Tuttosport, primo e storico interlocutore granata, le parole di Cairo, a partire da quelle su Belotti, parrebbero preludere a un’effettiva, decisa ripartenza. Mercato e risultati. Con giudizio, certo. Quello di Cairo, quello nostro, quello dei tifosi.

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