Torino, Mazzarri: «A Napoli saremo arbitri di noi stessi»

Il tecnico dei granata: «Voglio costruire una squadra che al di là di valori tecnici metta in campo orgoglio e dignità per prevalere sull’avversario. Esattamente i valori che ci sono stati trasmessi a Superga. Non giochiamo più per la classifica, ma oltre che per la dignità per capire chi, anche da un punto di vista tattico, continuerà con noi. Il tempo delle valutazioni sta scadendo, presto dovrò dare le indicazioni alla società e voglio sciogliere gli ultimi dubbi. Tocca a noi, adesso, creare una certa mentalità utile anche per il futuro»
Torino, Mazzarri: «A Napoli saremo arbitri di noi stessi»© Marco Canoniero

TORINO - Walter Mazzarri torna a Napoli da arbitro di uno scudetto che in virtù dei 4 punti di vantaggio dei bianconeri sugli azzurri è nuovamente molto vicino a premiare Allegri. Per il Toro l’obiettivo, senza ambizioni di classifica, è di chiudere con dignità e orgoglio la stagione (dopo il Napoli i granata riceveranno la Spal e chiuderanno a Genova contro i rossoblù). «Il ritorno a Napoli sarà particolare, a livello emotivo non è una gara come le altre. Ho avuto grandi soddisfazioni per quattro anni e maturato un legame importante con i tifosi: ho ricevuto tanto e penso di aver dato tanto. Non si dimentica, questo. Con l’esperienza che ho dico però che conterà soltanto la mia squadra, non appena inizierà la gara sarò il dodicesimo uomo del Toro».

L'omaggio al Grande Torino unisce il mondo del calcio

I granata saranno stimolati dalla giornata di venerdì, dalle energie sprigionate nell’ambito del ricordo del Grande Torino: «Ringrazio chi c’era, innanzitutto: ci ha dato tanta forza in funzione dei prossimi anni. Voglio costruire una squadra che al di là di valori tecnici metta in campo orgoglio e dignità per prevalere sull’avversario. Esattamente i valori che ci sono stati trasmessi a Superga. Per batterci tutti dovranno fare fatica, e da questa base che voglio ripartire».



Come sempre è assai arduo ricevere da Mazzarri una mezza confessione sulla formazione che scenderà in campo: «Non so chi giocherà tra Edera e Iago Falque anche perché il ballottaggio coinvolge anche altri giocatori. Vi assicuro che non ho ancora deciso, anche ai ragazzi ho detto che deciderò domani mattina. Non giochiamo più per la classifica, ma oltre che per la dignità per capire chi, anche da un punto di vista tattico, continuerà con noi. Il tempo delle valutazioni sta scadendo, presto dovrò dare le indicazioni alla società e voglio sciogliere gli ultimi dubbi. Contro il Napoli dovremo essere solidi e compatti, non sbandare quando loro avranno il possesso palla e uscendo bene sul loro pressing. Se ho contribuito a dare agli azzurri l’attuale, importante dimensione? Se lo dite voi mi fa piacere, il lavoro che è stato fatto è comunque sotto gli occhi di tutti».



Belotti è in bilico, per la gara di domani: «Belotti è una certezza al di là di come nasce una annata. So i motivi per cui può aver reso meno. Succede a tanti giocatori importantissimi. Vale per Belotti come per Iago: in questo periodo mi interessa vedere chi è più fresco e ha giocato meno. A Napoli saremo arbitri di noi stessi. Tocca a noi, adesso, creare una certa mentalità utile anche per il futuro. Dobbiamo andare in campo e fare il Toro».

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