© MMarco Canoniero
TORINO - Nei corridoi del mercato ormai si scommette sulla data dell’annuncio ufficiale, non sulla sostanza. E l’annuncio riguarda Sirigu, Salvatore della porta granata con la esse sia maiuscola sia minuscola. Il rinnovo contrattuale del portiere è stato praticamente definito. Certo, manca ancora per l’appunto l’ufficialità dell’operazione, con tanto di ceralacca spalmata calda da un notaio sul sito internet del Torino, ma ormai il dato è tratto, come diceva quel centravanti della Roma antica. Sirigu, dunque, non solo resterà in granata, con tanti saluti ai club che avevano provato ad aprire una breccia (in testa il Napoli e la Roma), ma continuerà a essere il baluardo del Torino con in tasca un nuovo contratto, riveduto e corretto nelle date e nelle cifre. La scadenza, dunque, sarà spostata oltre il 2019 (e Sirigu, si ricorderà, aveva chiesto un prolungamento fino al 2021, quando il Torino aveva cominciato a far balenare la data del 30 giugno 2020). Inoltre il portiere guadagnerà di più, avrà un nuovo ingaggio davvero all’altezza dei migliori top player granata, da Belotti in giù (dunque vicino ai 2 milioni netti, ovviamente compresi i bonus). Cairo lo ha blindato, dunque. Come si preannunciava già 2 mesi fa su queste colonne, quando furono svelati i desideri presidenziali e, di concerto, le intenzioni del portiere sardo, rinato in granata dopo le delusioni ingoiate nel biennio precedente, tra panchine col Psg e prestiti ben poco esaltanti nella Liga.
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In tale scenario, infine, va detto che Vanja Milinkovic-Savic, giovane fratello del centrocampista laziale, abbandonerà per una stagione il ruolo di vice-Sirigu e passerà in prestito puro alla Spal. La blindatura del sardo avrà tra le sue conseguenze l’affitto del serbo. Effetto domino? Effetto domino.
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