TORINO - "Mi fa arrabbiare che gli arbitri non usino la Var. E' assurdo che ci sia la Var e non la utilizzino". Urbano Cairo non ha ancora digerito certi episodi che a suo dire hanno penalizzato il suo Torino. "A me convinceva la Var, ero contento della sua introduzione anche se inizialmente fummo penalizzati, ma era uno strumento nuovo che andava conosciuto - spiega il presidente granata ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - Ma se dopo un anno siamo ancora qui, con l'arbitro che decide di non utilizzare la Var che può aiutare...Il fatto di non voler andare a vedere la Var mi sembra incredibile, anche l'anno scorso abbiamo subito tante penalizzazioni, il tema è grave".
Per Cairo il Torino fin qui ci ha rimesso almeno 3 punti: "Abbiamo 12 punti, siamo a tre lunghezze dalla zona Champions ma in 4 partite su 8 ci hanno fatto arrabbiare, dal rigore non dato a Iago Falque contro la Roma al clamoroso gol annullato a Berenguer per un fuorigioco che non c'era o all'espulsione non data a Koulibaly. E venerdì è stato dato un gol al Frosinone che non c'era per un fallo sul portiere. Con quei 3 punti saremmo assieme alla Lazio".
"Capisco che ci sia bisogno di tempo perché la Var sia capita ma ne va esteso l'uso, consentire agli allenatori o ai capitani di poterla chiamare almeno una volta a partita. Io ci credo tantissimo ma se c'e' allora utilizziamola di piu'", aggiunge Cairo, che ai tifosi che vorrebbero un Torino in grado ambire a ben altri obiettivi replica: "Io sono ambizioso e ho sempre puntato al massimo ma vincere lo scudetto non è facile se hai un fatturato, da cui derivano investimenti e risorse per prendere i giocatori, di 70 milioni che è un quinto di quello della Juve. E' un grave handicap nel poter competere per il titolo, senza dimenticare Napoli, Milan e Inter che hanno due volte e mezzo il nostro fatturato o la Roma, che fattura il doppio di noi. Devi competere con gente brava che ha risorse di gran lunga maggiori, noi cerchiamo di migliorare ogni anno e vediamo dove possiamo arrivare ma la componente economica è importante".
BELOTTI - Belotti non è stato convocato da Mancini ma Cairo non è preoccupato: "Il ct sta facendo una selezione ad ampio raggio per provare tutti e stavolta ha scelto altri. Belotti deve lavorare bene come sta facendo, ora rimane ad allenarsi con Mazzarri e la squadra e questo non gli può che fare bene per tornare più forte di prima, fare gol e mettere in difficoltà il ct".
GRAVINA - "A gennaio non volevo che finisse in quel modo perché pensavo fosse meglio avere un presidente eletto che un commissario, anche allora c'era Gravina come candidato e mi battei perché andasse avanti. E ora invece ci troviamo di fronte a situazioni imbarazzanti". Cairo vede di buon occhio la candidatura di Gravina a presidente della Figc alle elezioni del 22 ottobre. "Oggi non sappiamo quante squadre abbia la serie B e altre cose non logiche in un calcio come il nostro. Siamo in ritardo di 8 mesi sulla sua elezione che forse già allora andava fatta e così oggi non saremmo in questa situazione", sottolinea ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su Radio Uno Cairo, che sembra escludere altri candidati: "Penso che nessun si faccia avanti se non ha il consenso sufficiente per poter competere e vincere. C'è questo accordo fra Lega Pro e Lega Dilettanti con l'apporto degli allenatori, hanno il 63% e questo rende le cose difficili per un altro candidato". (in collaborazione con Italpress)