Sirigu: «Toro, riscattati!»

Il portiere granata: «Dobbiamo rifarci del ko col Parma, anche se il Cagliari è molto forte e Pavoletti fa paura. Felice per Iago: un leader»
Sirigu: «Toro, riscattati!»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Il fatto che Salvatore Sirigu sia un buon portiere è un concetto ormai assodato, ma ciò che andrebbe rimarcato con maggiore frequenza è quanto sia positivo il suo apporto all’interno del gruppo di cui fa parte, sia esso quello del club o quello della Nazionale. In cui, peraltro, non ha certo avuto la fortuna di capitare nel momento generazionale giusto: prima “chiuso” dal monumento Buffon, poi dall’esplosione (anche mediatica) di Gigio Donnarumma che gli hanno precluso la possibilità di essere il logico titolare in maglia azzurra. Anche martedì sera a Genk, contro gli Usa, il portiere granata ha dimostrato il proprio valore in una di quelle partite fatte apposta per mettere nei guai un portiere che se ne sta tutto il tempo lì fermo al freddo, senza mai essere impegnato, fino a quando non arriva il tiro velenoso: «E’ vero - sorride - ma alla fine è andata bene e quello è ciò che deve garantire un portiere: la concentrazione in ogni momento».

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La stessa dedizione che dedica al Toro: prestazioni sempre all’altezza e l’empatia con la storia e con i tifosi granata. Da ieri ha cambiato “modalità” e si è focalizzato sulla sfida di lunedì contro il Cagliari: un ritorno alla Sardegna per lui che, pure, è di Nuoro e nel Cagliari non ha mai giocato: «Ma per me è sempre bello perché mi riporta ai ricordi di bambino quando il Cagliari lo andavo a vedere giocare al Sant’Elia e sognavo... Poterci tornare, adesso, seppure da avversario, è davvero una gioia».

Tra l’altro il Torino sfida un Cagliari che dà ben tre giocatori - Barella, Cragno e Pavoletti - alla Nazionale e dunque guai a considerarla una sfida “asimmetrica” in favore dei granata: «E infatti ne abbiamo parlato in questi giorni - ha rivelato il portiere - E’ una grande soddisfazione per il club sardo: vuol dire che stanno lavorando bene, stanno facendo un ottimo campionato e hanno comunque giocatori importanti e di prospettiva. A parte Barella e Cragno, che rappresentano il futuro anche di questa Nazionale, Pavoletti è un centravanti molto forte, tra i top nel suo ruolo, di quelli che creano parecchi fastidi ai portieri. Insomma, per noi del Torino non sarà assolutamente una passeggiata e lo sappiamo bene. Ma io ho fiducia: tanto io quanto i compagni abbiamo voglia di riscattarci dopo il ko contro il Parma». E una spinta può arrivare anche dal rinnovo di Iago Falque: «Una bellissima notizia - sorride il portiere - Se il Toro trova un leader? Ma lui lo è già, leader».

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