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TORINO - Toro, ora bisogna rischiare. I pari non servono più. E partiamo dalla novità: Belotti e Zaza possono coesistere. Lo si è visto a Reggio Emilia contro il Sassuolo: i due hanno giocato bene, si sono cercati senza pestarsi i piedi. Il Gallo ha segnato, l’ex Valencia si è guadagnato un rigore sacrosanto non fischiato e ha servito un gran assist per il capitano. Segnali confortanti per il futuro. E visto che a partire dalla sfida, importantissima, di mercoledì contro l’Empoli il Toro dovrà vincere (e in seguito - lo ribadiamo - non si può più accontentare troppo spesso dei pari), è naturale pensare a un tridente. Belotti e Zaza in avanti con Iago trequartista. Un Toro sblilanciato, potenzialmente più spettacolare, per recuperare le posizioni perdute in classifica per errori arbitrali e demeriti propri. L’impressione è che sia arrivato il momento della svolta tattica. Perlomeno al Grande Torino contro avversari tutt’altro che irresistibili come l’Empoli. Quella di Iachini è una buona squadra che ha lasciato la zona retrocessione, ma che ha perso le ultime due partitee che è decisamente alla portata dei granata.
MUSCOLI E PSICHE - Simone Zaza, come detto, è cresciuto molto anche sotto l’aspetto fisico. Una condizione ottimale che l’ha “fregato” nel derby, quando è andato a recuperare di corsa una palla che poi ha sbagliato a servire molle a Ichazo, che infine ha provocato il rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Ora corre e fa pressing. E anche a livello psicologico, dopol’errore del derby, sta meglio. Il fatto di aver giocato titolare a Reggio Emilia lo ha ricaricato. Adesso è nella condizione di poter (anche) trovare la via del gol. Con l’Empoli potrebbe essere l’occasione giusta.