EuroToro: i tifosi invocano rinforzi. Da Jesé il primo sì

Per i sostenitori, Cairo deve comprare qualità: prioritari regista e trequartista. E l’attaccante del Psg rimane in attesa di segnali
EuroToro: i tifosi invocano rinforzi. Da Jesé il primo sì© LAPRESSE

TORINO - In attesa di verificare come si svilupperà il mercato del Torino negli ultimi giorni di trattative, possiamo occuparci ancora una volta delle manovre del West Ham, seppur a volo d’uccello: perché una notizia rimbalzata ieri dall’Inghilterra rafforza indirettamente le parole categoriche già dettate a Tuttosport da Cairo, che avevamo riportato sul giornale di ieri («Non vendo Belotti»). La pista di mercato che avrebbe dovuto portare Arnautovic da Londra in Cina si è improvvisamente raffreddata. Accordi economici non trovati, garanzie saltate in aria. L’attaccante ha così annunciato che non lascerà il West Ham. Decade di conseguenza uno dei presupposti fondamentali che erano alla base dell’interesse dei londinesi per il Gallo: non si sta per aprire una voragine nel cuore dell’attacco del West Ham, come invece pareva fino a due giorni fa. L’interesse dei londinesi per Belotti, peraltro, era già stato comunque stoppato da Cairo, e non solo perché le offerte fatte ufficiosamente circolare dalla società inglese (attraverso un intermediario internazionale) non superavano i 45 milioni di euro. Il presidente granata si era comunque detto non disponibile a valutare la cessione del proprio centravanti, il quale, a sua volta, aveva fatto sapere di non essere interessato a lasciare il Torino in questa finestra di mercato (per finire, oltretutto, in un club di metà classifica in Premier: non certo una gran sirena). Insomma, l’allarme risuonato nei giorni scorsi non ha più ragion d’essere, a questo punto.

PERCHÉ JESÉ PUÒ ESSERE UNA SOLUZIONE - Una buona notizia, certo. Ma che per adesso non si accompagna con la certezza di rinforzi in arrivo per Mazzarri. Nella prossima settimana, giovedì sera, si chiuderà il mercato. Al Torino servirebbe almeno un jolly offensivo, tanto più in considerazione della partenza a inizio gennaio di Soriano. Cairo, Petrachi e Mazzarri hanno nuovamente ragionato sulla possibilità/necessità di trovare una mezzala dalle caratteristiche offensive, o eventualmente di un trequartista. E i segnali che arrivano dal club granata portano a sottolineare la volontà dei vertici del club di soppesare in extremis qualche giocatore in esubero di medio-grandi squadre, ovviamente non solo italiane. Si cerca infatti un profilo di qualità e dotato di buona esperienza. Non potrà essere però Candreva, tanto per fare un esempio d’attualità, dopo le parole dell’altro ieri del suo agente Pastorello («Gioca poco, per cui ora teniamo le antenne dritte sul mercato»): non potrà essere Candreva, e non soltanto perché il nerazzurro è un esterno puro, e non certo una mezzala classica. L’Inter è sì disposto a prestarlo (l’ex azzurro è ai margini), ma le condizioni economiche non sono certo interessanti per il Torino. Candreva guadagna 3 milioni abbondanti, netti. E comunque non possiede quelle caratteristiche tattiche che servono ai granata. In tale scenario resta invece d’attualità la pista che porta a Jesé del Psg: i parigini stanno cercando di piazzarlo in prestito affinché torni a giocare con buona continuità e, come noto, l’hanno offerto anche al Torino. I granata hanno preso tempo, per una serie di ragioni.

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