Toro, Nicola nostalgico ripensa ai granata: "Sarei restato"

L'ex tecnico è rimasto male per come Cairo e Vagnati lo hanno liquidato: "Il Toro per me va oltre esserne l’allenatore"
Toro, Nicola nostalgico ripensa ai granata: "Sarei restato"© Marco Canoniero

TORINO - La sobrietà è la fedele compagna di vita di Davide Nicola. Non è uno da polemiche, non ha sete di vendetta e non esterna pubblicamente le proprie emozioni. Preferisce la solitudine: un eremita del pallone, anche in un momento in cui potrebbe persino concedersi il lusso di dire la verità. Ha contribuito in maniera enorme e indiscutibile alla salvezza del Toro: se esiste un uomo copertina è proprio lui. Non Andrea Belotti, non certo Salvatore Sirigu. Tantomeno Cairo o Vagnati: anzi, semmai questi due sono il simbolo del fallimento. Nicola ha preso in mano una squadra che a gennaio pareva allo sbando e gli ha dato un senso. A fine missione, gli hanno detto: "Grazie e arrivederci". Per arrivare al fatidico punto e mezzo a partita, che gli avrebbe garantito il rinnovo di contratto, non avrebbe semplicemente dovuto allenare il Toro, ma al richiamo granata non poteva rimanere indifferente. Non lui.

La fonte di ispirazione di Nicola

Ha parlato all’Eco del Chisone, storico giornale del Pinerolese, della sua avventura: "È stata bellissima, abbiamo raggiunto un grande obiettivo. Tutti insieme, grazie all’impegno di ognuno. Lo sforzo principale, non mi stancherò mai di dirlo, è stato quello dal punto di vista tecnico-tattico. Senza dimenticare l’attenzione per le relazioni interpersonali, di gruppo e individuali". Nicola si è servito di tanti strumenti per rianimare il Toro. E a bocce ferme svela la fonte d’ispirazione: "Le mie citazioni usate per motivare il gruppo sono del vescovo di Pinerolo, Derio Olivero. Leggo abitualmente i suoi interventi, i suoi articoli, sempre intrisi di messaggi forti e significativi. Parlo da questo presupposto: noi professionisti del calcio non viviamo dissociati dalla realtà, e dobbiamo saper cogliere ogni spunto possibile da questa, per rendere i messaggi dati dal calcio ancora più importanti".

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