Toro: Bava-Robaldo, la beffa finale

Tanti i trofei vinti dallo storico responsabile del settore giovanile, ormai ai saluti. Proprio alla vigilia della costruzione del nuovo centro sportivo
Toro: Bava-Robaldo, la beffa finale

TORINO - Due finali scudetto con la Primavera: nel 2014 persa ai rigori contro il Chievo, nel 2015 vinta sempre dagli undici metri con la Lazio. Due Supercoppe Primavera vinte. E poi una Coppa Italia Primavera, due tricolori con l’Under 18, il trionfo dell'Under 17 ad Arco di Trento del 2018 dopo 25 anni di astinenza e tante altre grandissime soddisfazioni. Per riassumere il lavoro di Massimo Bava basterebbero i trofei conquistati sul campo. Peccato che la fredda lista di risultati racconti solo in minima parte 9 anni di lavoro eccezionali. Perché il Toro è un contesto complicatissimo: budget per le giovanili da sempre ridotto all’osso, allenatori pagati al di sotto della media in A e una mancanza di strutture che non ha mai permesso una missione normale.

Toro, Bava silurato con poche righe. Al suo posto Bellino

La vera beffa, poi, è che Bava venga silurato (tra l’altro con poche righe sul sito del Torino: anche lo stile è da anni andato a farsi benedire) alla vigilia di una giornata che potrebbe, che dovrebbe diventare cruciale per il Robaldo. Il Comune, infatti, ha annunciato al club granata l’imminente placet per l’inizio dei lavori (i permessi edilizi che mancavano per responsabilità innanzi tutto cairote): già in giornata o comunque a breve arriverà una Pec al club di via Arcivescovado che ratificherà l’ok per la costruzione della nuova casa delle giovanili del Toro. Peccato che il mazzo se lo sia fatto Bava più di tutti e che nemmeno riesca a raccogliere i frutti del proprio operato: questo è il suo più grande rammarico. E certamente, per quanto era riuscito a costruire negli anni, mai avrebbe meritato di venir silurato così da Cairo e Vagnati, geloso di lui sin dal primo giorno. A raccogliere l’eredità di Bava per il Robaldo ci penserà Paolo Bellino.

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