Proposta Roma: Kumbulla al Torino e Lukic da Mourinho

I costi dei cartellini dell’albanese e del serbo sono assimilabili. Cairo però vorrebbe incassare 15 milioni dalla cessione di Sasa

Le esigenze sono comuni a un po’ tutte le squadre: il Covid ha lasciato in eredità conti che non permettono agli uomini mercato di spendere e spandere, bensì li inducono a cercare soluzioni a basso costo, anzi se possibile a costo zero. E così tra le società è tutto un ragionare su scambi, prestiti secchi o al più con diritto di riscatto. Qualche operazione sarà portata a termine attraverso un pagamento cash, ma tante saranno quelle imbastite presupponendo un esborso minimo.  Un esempio arriva dai discorsi in piedi tra Toro e Roma. I giallorossi rientrano nel novero dei club che per comperare devono prima vendere - un ritornello abituale, in granata - ma sono pure alla ricerca di un centrocampista. Tra i profili seguiti dai capitolini c’è Sasa Lukic (oggi nel test contro l’Almeria, vista la contemporanea indisponibilità di Linetty e Ricci, il serbo potrebbe disputare almeno uno spezzone di partita). Il costo del cartellino del centrocampista si aggira sui 15 milioni di euro, in linea con il valore di un punto fermo del Toro e della Nazionale serba. In Qatar ha disputato tutte e tre le gare cui ha preso parte la selezione di Stojkovic, eliminata dopo la sconfitta contro la Svizzera di Rodriguez nella terza gara del girone.

Lo scambio di cartellini

Ebbene la Roma ha un difensore in rosa che ha costi assimilabili a quelli che servono per acquistare Lukic: Marash Kumbulla, centrale di soli 22 anni, è stato preso nel 2020 per 13,5 milioni più 3,5 di bonus. Soldi versati al Verona, dove l’albanese si era trasferito nel 2020 dopo la trafila nelle giovanili gialloblù. E là dove, con reciproca soddisfazione, ha avuto la fortuna di lavorare con Juric. Gli osservatori veronesi lo avevano adocchiato quando non aveva ancora 10 anni e giocava nel Cavalcaselle, piccola squadra del paese dov’è cresciuto. Il centrale, nato a Peschiera del Garda l’8 febbraio del 2000, ha il doppio passaporto: italiano e albanese (ha scelto la Nazionale albanese con la quale ha già disputato 17 partite). La Roma, considerati i costi dei due giocatori, propone al Toro uno scambio di cartellini: Lukic in giallorosso, Kumbulla in granata. Con Cairo che - per assicurarsi un elemento che indubbiamente rinforzerebbe la retroguardia, anche potendo ovviare da subito all’eventuale partenza di Djidji già a gennaio (l’Inter si è intanto defilata, per il franco-ivoriano) - dovrebbe entrare nell’ottica di idee di versare 2 milioni annui di ingaggio, a un calciatore legato alla società di Friedkin fino al 2025. Emolumenti alti, per il nuovo tetto di spesa varato dopo la partenza dei vari Izzo, Verdi (ancora legati al Toro, essendo al Monza e al Verona in prestito) e Zaza, appunto tre giocatori che avevano l’ingaggio attorno ai 2 milioni l’anno.

Il Toro non blinda Lukic

La proposta della Roma è coerente con il discorso iniziale, la risposta dei granata pure. Cairo e Vagnati sono interessati a Kumbulla e non blindano Lukic, anzi, ma vorrebbero ricevere il primo in prestito con diritto, cedendo il secondo per denaro. I giallorossi, al più, possono fissare su Kumbulla un prestito con obbligo di riscatto, consentendo al Toro di rimandare il pagamento del difensore. Non potrà essere Shomurodov l’attaccante in grado di spostare gli equilibri della trattativa. Anche perché pure su questo fronte l’intenzione della Roma è chiara: monetizzare subito, o attraverso il solito prestito con obbligo. Che sia Roma o Lazio, che a spuntarla fossero le milanesi o il West Ham che pure ha preso qualche informazione, il destino di Lukic sembra ad ogni modo sempre più lontano da un Torino che si sta attivando per il sostituto: tra i profili seguiti con più interesse c’è sempre Nandez del Cagliari, alternativo al quale è Maleh della Fiorentina. Dovesse partire Adopo, ecco che invece Vagnati potrebbe accelerare per Touré del Pisa.

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