Passador, chi è il predestinato del Torino che sa volare in vetta

Il giovane portiere è uno degli elementi chiave della Primavera di Scurto, prima in classifica
Passador, chi è il predestinato del Torino che sa volare in vetta© Getty Images

TORINO - In estate ha firmato un contratto di tre anni. Non è una cosa che capita così facilmente in Primavera: non soltanto al Toro, ma anche in tante altre realtà di Serie A. Pietro Passador si può considerare un privilegiato, ma i privilegi li ha conquistati sul campo. Con un percorso non banale. Partito dalle giovanili dell'Udinese, straordinaria scuola di portieri italiani e non solo, è passato al Pordenone, dove il cammino arriva fino alla Primavera 2, poi il salto con i grandi glielo regala la Clodiense, in Serie D. Nella scorsa stagione emerge tutto l'eccezionale valore di questo ragazzo: fortissimo fra i pali, molto bravo nelle uscite alte e basse, coraggioso coi piedi e con un carattere già temprato per giocare un intero campionato coi grandi da titolare. Classe 2003, emerge subito. Spiccano le sue parate e in generale un rendimento notevolissimo. Di rientro al Pordenone, dopo l'anno vissuto in prestito in Veneto, spuntano due squadre: il Toro, che gli vuole affidare i pali della Primavera, ma anche il Catania, nobilissima decaduta che lo immagina come portiere titolare nell'anno della rinascita dopo il fallimento. Non è facile dire di no al calore del Massimino: in Serie D gli etnei viaggiano a una media di quasi 15 mila spettatori per ogni partita casalinga. Numeri che si avvicinano al Toro in Serie A, per intenderci. Eppure Passador è sicuro: vuole solo vestire la maglia granata, anche a costo di fare un piccolo passo indietro tornando in Primavera.

La storia di Passador

Così Ruggero Ludergnani, agevolato dagli ottimi rapporti con il Pordenone, lo porta sotto la Mole a metà agosto. In questo momento è il portiere più quotato della categoria. Anche contro l’Atalanta ha dimostrato di essere la vera sorpresa del torneo: la prodezza nel secondo tempo su De Nipoti vale due punti. E il Toro, anche per merito del proprio estremo difensore, si gode il primato in classifica insieme al Lecce. Passador era stato visionato da Ludergnani e la squadra dello scouting durante tutta la scorsa annata: a Chioggia è stato osservato dal vivo in cinque occasioni. I pareri degli osservatori hanno convinto il responsabile del vivaio a investire su un ragazzo che, una volta arrivato a Torino, ha subito conquistato tutti. La sua crescita, poi, non si sta fermando: Gianfranco Randazzo, preparatore dei portieri della Primavera granata, lo aiuta passo dopo passo. In campo la maturazione di Passador è evidente: è un portiere padrone dell’area di rigore, che adesso si candida per guadagnarsi un posto in prima squadra in vista della prossima stagione. Prima, però, vuole godersi un girone di ritorno col vento in poppa con la squadra di Scurto, senza pensare al futuro. Esattamente come i compagni sta nutrendo il sogno tricolore e farà di tutto per far sì che la stagione si concluda con una ciliegina sulla torta. Ha detto no ad un campionato da protagonista in Serie D col Catania, assoluto dominatore del girone I, per diventare grande col Toro. Il colpo di fulmine è stato immediato e anche i tifosi, adesso, se lo stanno godendo.

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