Toro, l'occasione sprecata e il golazo di Ilic

La squadra di Juric non va alla conclusione, rischia la beffa con gol Udinese di Zarraga e la recupera col tiro no look del serbo. Ma in classifica si poteva fare un salto in alto, invece...

TORINO - Occasione sprecata, buttata via. Il Toro non riesce a battere l’Udinese e gli va già bene che almeno alla fine porta a casa un pareggio. Incredibile papera di Silvestri su un cross sbagliato, in porta invece che in mezzo all’area, di Ilic all’88’. Ma anche il gol a sorpresa (all’81’) di un’Udinese nel complesso in versione ultradifensiva e abbastanza rinunciataria era stato favorito da una marcatura di Tameze troppo blanda su Zarraga e da un Vanja non abbastanza reattivo nel tuffo. Troppo statici e poco brillanti i granata, troppo lenti nel primo tempo, troppo prevedibili in generale. La prima frazione è stata letteralmente gettata via, dopo un buon inizio: un atteggiamento a forma di boomerang. L’Udinese andava aggredita ad alta intensità fin dall’inizio, per scardinarla. Invece questo Toro diesel ha finito con le gomme sgonfie di verve e in riserva, quanto a forcing, corsa, intensità, pressing. Un’occasione sprecata, per l’appunto, per continuare a correre nella parte sinistra della classifica.

Toro, avvio ok

Il primo tempo era cominciato bene per il Toro, ma poi è proseguito solo benino ed è finito peggio, con una sorta di allenamento a ritmi blandi. Per 45 minuti il Torino ha sì mantenuto un netto predominio territoriale (64% di possesso palla e un numero quasi doppio di passaggi, 228 a 133), ma incidendo troppo poco. Due problematiche davanti agli occhi di uno stadio pieno, gremito di tifosi e giovanissimi con il cappellino granata di Babbo Natale sulla testa, l’ultima promozione (apprezzata) del club: ovvero l’imbuto tattico creato dall’Udinese (un 3-5-1-1 che diventava in fretta un 5-4-1 di cemento) e per l’appunto la staticità di troppi granata. Tant’è che troppo spesso doveva essere Zapata a cercare di illuminare la spinta sulla fascia sinistra (troppo prevedibile Lazaro), lasciando però un buco in mezzo all’area. Mentre sul centrodestra veniva ultramarcato Vlasic e tenuto facilmente a bada Soppy, sulla corsia vicina. Poco visibile Sanabria, scolastico Ricci, incisivo ma solo a tratti Ilic (una botta velenosa da fuori ben parata da Silvestri, che all’inizio già aveva annullato due conclusioni in sequenza di Vlasic e Zapata: due telefonate abbastanza sprecate da distanza ravvicinata). Morale: un tempo più sprecato che conquistato dal Torino.

Toro, il solito tema

Diversa la ripresa, con i granata sempre più protesi in avanti, alti col baricentro, di fronte a una squadra, quella friulana, sempre molto attendista. Ritmi in crescendo, finalmente, con azioni abbastanza tambureggianti sulla trequarti e sulle fasce, pur senza mai trovare lo sbocco giusto, il dribbling chiave, l’ultimo passaggio illuminante. Un batti e ribatti sul pezzo, continuamente come un martello, per cercare di far crollare la diga, tentando invano di aprire crepe. Juric ci provava prima mettendo dentro Vojvoda e poi Radonjic: grimaldelli anche loro spuntati. Poi, all’81’, il boomerang granata si materializzava: marcature allentate, Ferreira veniva lasciato libero di crossare e il neoentrato Zarraga anticipava Tameze e beffava Vanja, bucato pure lui colpevolmente sul suo palo. Ma era Natale anche dalle parti di Silvestri, che a sua volta, all’88’, si faceva superare inspiegabilmente da un cross chilometrico, formalmente sbagliato, di Ilic dalla trequarti: gran dono per il Toro e palla all’incrocio alle spalle del portiere. Poi la fine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...