Juric: "Sappiamo qual è l'arma della Juve. Allegri? Non ha uno stile definito"

Il tecnico granata ha presentato in conferenza stampa il derby contro i bianconeri: ecco le sue parole
Juric: "Sappiamo qual è l'arma della Juve. Allegri? Non ha uno stile definito"© LAPRESSE

TORINO - Vigilia di un derby che può cambiare l'intera stagione del Torino e non solo, per Ivan Juric chiudere l'avventura sotto la Mole riportando la stracittadina dalla parte granata sarebbe una medaglia al merito per quanto fatto in questi tre anni. Il tecnico del Toro ha presentato il derby contro la Juventus in conferenza stampa e si è concentrato proprio sul tabù nei match contro i bianconeri: "In questi miei derby, su 9 gol ne abbiamo presi 7 sui piazzati. Con loro, qualsiasi cosa fai rischi perché hanno forza fisica impressionante e battitori di qualità. Abbiamo provato sia a zona che a uomo, ci è andata sempre male. Ma voglio responsabilità da parte dei miei giocatori, nei calci piazzati conta tanto la voglia di non prendere gol".

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"Derby è l'unico neo"

Il tecnico croato aggiunge: "All'andata arrivò in un brutto momento della squadra, per come siamo stati in campo, era il livello più basso del Toro. Ora siamo diversi, anche ad Empoli mi è piaciuto il Toro e adesso dobbiamo raccogliere. L'unico neo che mi do è il derby: il lavoro è stato fantastico, ma non vincerne nemmeno uno su cinque è una macchia. Il lavoro è stato ottimo, ma non vincere nemmeno un derby non è bello. E' una partita speciale, è un momento speciale: ho grande voglia come tutta la squadra, tanti giocatori sono qui da prima di me e hanno voglia di vincere. La squadra si sente bene, vuole dare una grande gioia che ci meritiamo. Ho tanti attestati di stima. C'è gente che ti dà coraggio e voglia, spero di vincere un derby proprio per loro".

Juric: "Il Torino sta bene"

Come arriva il Toro al derby? Juric risponde: "Molto bene. Sono stati molto delusi per Empoli dopo una grande prestazione, ma abbiamo lavorato come sempre. Rivedendola, sono stati decisivi i calci piazzati. E serve un salto di qualità in attacco, negli ultimi 30 metri". Sulle condizioni di Ilic spiega: "Non giocherà, è appena tornato. Si è curato a casa sua e hanno fatto un bel lavoro, è tornato bene. E' tra i convocati, sta bene e il suo talento è grande. Ma non ha i 90 minuti, può essere una soluzione a gara in corso. Non abbiamo grandi battitori nei piazzati, ma Vojvoda li ha calciati bene e anche Rodriguez". E sulle soluzioni offensive chiarisce: "Sanabria e Okereke sono le uniche possibilità che abbiamo. Lo interpretano in modo diverso, sceglieremo oggi. Tutti e due sono opzioni valide".

"Gatti, McKennie e Cambiaso pericolosi"

Torna sulla sifda dell'andata Juric per presetare la sfida che lo attende nuovamente contro la Juventus: "All'andata fu un primo tempo equilibrato, poi nella ripresa la sbloccarono sui piazzati e quando vanno in vantaggio hanno grandi strappi in ripartenza. Loro variano un atteggiamento aggressivo e un altro dove sono più compatti: dovremo ribaltare l'azione e avere qualità tecnica e lucidità per segnare. Nella loro parte destra sono pericolosi Gatti, McKennie e Cambiaso, dall'altro parte sono più individuali perché Chiesa è devastante nell'uno contro uno. Dovremo fare tutto bene per vincere". Poi un parere su Allegri: "E' un grande allenatore, sa adattarsi e ha fatto grandi risultati. Non ha uno stile definito, come possono Guardiola e Gasperini, e per me si adatta alle varie situazioni. Da una parte è la sua forza, dall'altra è un difetto".

"Per i tifosi significa tantissimo"

Infine Juric chiude: "'L'importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. Siamo in un grande momento, mai così bene nel gioco, e possiamo farcela. A Genova mi è successa una cosa simile da giocatore, poi il primo derby vinto in modo sporco non ci siamo mai fermati. Vogliamo questo senso di crederci. Anche in altri derby avevamo grande carica: abbiamo fatto ottime sfide con il neo dei calci piazzati, ne abbiamo persi tanti sotto questo aspetto. La carica non può essere più grande di prima".

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