"Motta mezzo genio già da calciatore, curioso di vederlo in una grande squadra"

Torino-Bologna, il tecnico granata esalta il suo ex compagno ai tempi del Genoa: "La sua squadra ha uno spirito fantastico"
"Motta mezzo genio già da calciatore, curioso di vederlo in una grande squadra"© lapresse

TORINO - Il Torino di Ivan Juric ospita il Bologna di Thiago Motta sabato (ore 20:45) tra le mura amiche dell'Olimpico. I Granata sperando di poter tornare al successo dopo 2 pareggi e 2 sconfitte, le parole dell'allenatore serbo nella conferenza stampa della vigilia contro quello che fu un suo ex compagno di squadra ai tempi del Genoa: infatti Thiago Motta approda in Serie A nella stagione 2008-09 dopo la deludente annata all'Atletico Madrid e al Grifone, in squadra con Juric, si riscopre (27 presenze e 6 gol) per poi finire nell'Inter del Triplete di Josè Mourinho.

Su Thiago Motta

"Era già un mezzo genio da calciatore. Ha avuto bisogno di tempo, a Bologna ha trovato la sua dimensione. Il suo background calcistico lo porta in una grande squadra, avrà una grande carriera. Sono curioso di vedere come proseguirà la carriera - aggiunge sul Bologna - Dopo tanto tempo ho visto qualcosa di nuovo e mi è piaciuto. Mi è piaciuto cos'ha fatto Thiago e come, insieme al direttore, hanno costruito la squadra. Fuori dall'Italia non si vedono questo tipo di giocate che fa lui. Sono curioso di vedere la progressione di Thiago ovunque andrà o se resterà".

Forze per invertire il trend delle ultime partite

"Per me quando arrivi nella parte sinistra della classifica è un successo importante. Non ci sono stati grandi picchi di gioia ma se mi dite che la stagione sta finendo malamente vi faccio pensare a dove siamo partiti. Di certo la squadra deve avere energie per finire bene la stagione - sulle motivazioni - La squadra gioca a Torino, ogni partita è una grande opportunità. Difendi una maglia importante. Questo basta e avanza. Non mi pongo questo tipo di problema. E’ chiaro che ogni anno noi abbiamo problematiche di scadenze di contratto, di giocatori in prestito che potrebbero andare via. Però quando c’è la partita si vuole fare il massimo, altri discorsi non esistono. Se invece dovessi notare cose diverse si agirebbe per risolvere, ma non lo vedo, la squadra è sul pezzo come sempre”.

Cosa è mancato e la delusione

Sono punti di vista. Se riusciremo a chiudere nella parte sinistra, farcela per tre anni di fila è un ottimo risultato. Si faranno poi le analisi per capire se si poteva fare di più o abbiamo fatto il massimo. Le mie idee le ho su dove si poteva fare di più. Grande delusione? La partita contro il Frosinone. Per il resto penso che la squadra abbia sempre giocato con grande carattere. Ora sono non motivato, di più, perché affrontiamo un Bologna che per me rappresenta una novità, bisogna mettersi alla prova per dimostrare che si può competere con loro. Sono partite che da sole danno una grande spinta. In questo momento comunque il gruppo è sano, vuole il meglio possibile. Siamo concentrati su questa partita”

"Per questo Toro 10° posto ottimo"

"In altri posti, il decimo posto è un risultato eccellente. Vedo squadre che hanno investito di più e hanno strutture migliori che possono retrocedere. In questo senso, il decimo posto è un ottimo risultato. Se invece si guarda alla storia del Toro, alle aspettative dei tifosi, allora il Torino deve avere obiettivo diverso, deve lavorare per fare meglio del decimo posto per avere un senso calcistico, per dare gioia ed emotività alla piazza. Anche se nel nostro mondo è difficile a livello economico. Insomma, il decimo posto da una parte lo vedo come un grande lavoro sempre se ci arriviamo, ma dall’altra parte non è gioia vera”.

La maglia commemorativa

A fine conferenza stampa è stata presentata la  maglia che il Toro indosserà contro il Bologna in onore del Grande Torino in quanto si gioca il giorno prima dell'anniversario della tragedia, il 4 maggio 1949. Poprio sulla ricorrenza Juric ha commentato: “Sarà una grande emozione, bisogna organizzarla meglio dell’anno scorso, nel senso che non tutti i giocatori sono riusciti ad avvicinarsi quando Buongiorno elencava i nomi. Invece bisogna far capire a tutti quelli che arrivano da fuori dove sono capitati, in modo che abbiano una spinta orgogliosa, che faccia capire di appartenere a una società particolare. Sarà una giornata importante per tutti noi”.
 

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