Stadio Udinese: «Il Friuli sarà al 70% per gli abbonati»

Il project manager dei Pozzo: «Ok a dicembre. Su 25 mila posti totali avremo 18 mila tessere»
Stadio Udinese: «Il Friuli sarà al 70% per gli abbonati»© Ansa
TORINO - Per la brutta prova di domenica contro la Sampdoria è andato più che bene il palcoscenico del Friuli attuale: un cantiere aperto su tre lati con soltanto la tribuna centrale agibile. Quando però il nuovo stadio dell’Udinese sarà completato, servirà tutt’altro spettacolo. Il quadro, cioè, dovrà essere proporzionato alla cornice. Di primissimo livello, come si può vedere dalle fotografie a corredo del servizio. Entro la fine dell’anno i lavori saranno completati, ma l’opera di ristrutturazione dell’impianto, inaugurato nella sua prima veste nel settembre del 1976, è iniziata cinque anni fa.

DAL 2010 A FINE ANNO -«Il riammodernamento della tribuna centrale, quella che vedete adesso, è stato fatto nel 2010 - racconta Alberto Rigotto, project manager del nuovo Friuli -. Nell’estate del 2013 abbiamo invece provveduto a spostare il campo: i lavori si sono protratti fino a ridosso dell’inizio del campionato, tanto che la squadra aveva dovuto affrontare il preliminare di Europa League a Trieste. In seguito, prima di riprendere l’attività edilizia, è servito un po’ di tempo per chiudere l’iter burocratico. Tanto che la ristrutturazione è ripartita nel maggio del 2014 con la demolizione dei Distinti e delle due Curve. La Sud sarà pronta entro la fine di dicembre, mentre contiamo di inaugurare la Nord e i Distinti nel mese di luglio». Un po’ come già succede a Torino con lo Juventus Stadium, l’idea è quella di far vivere il Friuli per 365 giorni l’anno. «La struttura sarà fruibile anche al di là dell’evento sportivo. Oltre al piano dove c’è il campo da gioco, saranno costruiti altri due livelli. In quello superiore avremo una disponibilità di 7 mila metri quadrati, in quello inferiore di 13 mila». Metrature adatte a sviluppare una serie di attività che diversificheranno l’offerta sportiva. «Ci sarà il museo dell’Udinese e più in generale dello sport friulano - prosegue Rigotto -, ma anche un ristorante, una birreria, la palestra con piscina e il centro benessere. Oltre a una clinica medica e a una serie di uffici da affittare».

SEDUTI E AL COPERTO - Il Friuli nuova versione costerà interamente all’Udinese (50 milioni di euro), e ha dato lavoro ad aziende esclusivamente reperite sul territorio. «Complessivamente sono coinvolte 40 aziende, per un totale di circa mille persone che, a vario livello, lavorano al completamento dell’opera. Lo stadio sarà in grado di accogliere 25 mila persone, ovviamente tutte a sedere e al coperto. Pensiamo, attraverso una stima che riteniamo assolutamente credibile, di poter arrivare a una quota di abbonati superiore al 70% sui posti disponibili. Ora come ora l’Udinese si attesta attorno ai 14 mila abbonati, ma nella nuova struttura contiamo di salire a 18 mila. Parcheggi non ne sono previsti, dal momento che attorno all’area c’è la disponibilità di circa 10 mila posti auto. Così come non c’è bisogno di pensare ad alcun campo di allenamento, considerato che il centro sportivo Bruseschi è ritenuto da tutti un fiore all’occhiello della società». La tendenza generale, tesa ad abbattere le barriere tra campo e spettatori, sarà rispettata anche al Friuli: «I tifosi saranno a ridosso del campo come nell’impianto della Juventus, ma pensiamo di eliminare parte delle barriere anche all’esterno della struttura, e questa sarebbe una novità assoluta - prevede il manager -. L’idea, infatti, è di limitare al massimo le cosiddette betafence, cioè le griglie esterne». Se i tempi dei lavori saranno rispettati, e dal club si affrettano a garantire che così sarà, l’Udinese si affaccerà al 2016 con una casa nuova e invidiabile. Tanto che nella sede della società, negli ultimi tempi, sono arrivate le telefonate da parte dei dirigenti di Napoli, Atalanta e Spezia, evidentemente incuriositi dalla bontà del progetto friulano.

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