Lucca segna una partita su due: è il centravanti che manca all'Italia

Le giovanili tra Torino e Brescia, le occasioni perse, l'illusione al Pisa, il flop all'Ajax, ma adesso ha trovato continuità. Spalletti lo tiene monitorato
Lucca segna una partita su due: è il centravanti che manca all'Italia© ANSA

A soli 23 anni, la carriera di Lorenzo Lucca è già un rollercoaster di emozioni tra le più disparate e antitetiche. Il pivot del calcio italiano, il centravanti che nessuno può permettersi dall'alto dei suoi 201 cm, sta finalmente trovando spazio. Segnando e convincendo. E ci sta riuscendo con l'Udinese. Con quello segnato domenica al Sassuolo, comunque non sufficiente per far ottenere ai friulani la prima vittoria interna stagionale, il fatturato di gol del nativo di Moncalieri è salito a 5 in 16 partite per un totale di 902' e quindi una media di una rete ogni 181'. 

Tra 11 maglie già indossate e riscatti non esercitati

Il bomber tormentato ha già indossato undici maglie diverse. Nel settore giovanile è partito dal Cbs Milan a 5 anni poi Bellaria Cappuccini, Torino, Chieri, Atletico Torino, Vicenza e Brescia. In prima squadra Palermo, Pisa, Ajax e ora l'udinese Udinese. Brescia è stato il momento dell'eplosione in Primavera, ma Cellino decidette di non riscattarlo dal Torino, che a sua volta non ha mai dato la sensazione di credere in una punta atipica e considerata sia sgraziata tecnicamente, che non ancora centrata sul piano mentale per far questo mestiere. Scendere in D al Palermo per Lorenzo Lucca non è stato un problema: ha preso la rincorsa per tornare a saltare in alto, convincendo il Pisa ad investirci 2.5 milioni.

Sotto la Torre pendente c'è stata l'illusione di una partenza sprint in B, un calo, il clamoroso interesse dell'Ajax fermatosi però a un prestito senza andare al riscatto per 10 milioni di euro. In Olanda solo 14 partita e 2 gol con la prima squadra e non che le cose fossere andate meglio con la formazione B. E pure su uno così non è certo ancora il momento di allentare la presa. La nuova scommessa ha deciso di giocarla l'Udinese in estate: acquisto con diritto di riscatto a 8 milioni più bonus dal Pisa, che continua di fatto a tenerlo sotto controllo. Sbarcato in A, dalla settima giornata Lucca ha trovato anche la via del gol. Siamo a 5 in 16, ma fa più effetto sostenere (anche perchè così è) 5 nelle ultime 10 partite.  Media molto interessante. 

Un fisico senza eguali e un partner speciale

In un momento di scarsa qualità per i centravanti azzurri, situazione che fa arrovellare Spalletti così come accadde a Mancini, si staglia quindi all'orizzonte la figura del gigante dell'Udinese. Non esiste un altro attaccante potenzialmente da Nazionale con le caratteristiche di Lucca. La sua altezza gli ha consentito di segnare di testa al Sassuolo senza nemmeno dover staccare da terra, pur alle prese con un corpo a corpo con Ferrari, che misura comunque 1 metro e 90. Se innescato bene, Lucca diventa devastante.

Cioffi l'ha capito e nel 3-5-1-1 gli fa giocare accanto il "Tucu" Pereyera, che con la sua enorme classe ha creato una connessione speciale. L'assist nel match di domenica è una magata dell'ex pupillo di Antonio Conte alla Juventus. L'uscita di Lucca, nel finale di gara con il Sassuolo, ha fatto anche abbassare l'Udinese rimasta in dieci sul 2-0 per il folle gesto di Payero. Nel dopo partita Cioffi ha ammesso: "Se potessi rigiocare il match, Lorenzo non lo toglierei mai. Sono poi arrivati i crampi di Wallace e altre situazioni che ora mi farebbero agire diversamente". La verità è che il globetrotter Lucca è diventato un insostituibile e a Udine potrebbe finalmente iniziare anche a mettere radici. 

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