Udinese, stadio meraviglia: sarà il più green d’Europa e si candida per Euro 2032

Il parco fotovoltaico progettato per il Bluenergy renderà l’impianto friulano il più ecocostenibile del continente. Un progetto imponente che conferma quanto sia sempre all'avanguardia il club dei Pozzo
Udinese, stadio meraviglia: sarà il più green d’Europa e si candida per Euro 2032

Una meraviglia assoluta dell’impiantistica sportiva europea che renderà lo stadio friulano il più ecosostenibile d’Europa, legittimandone la candidatura a diventare una delle sedi italiane dell’Europeo 2032 che la nostra Nazione organizzerà insieme con la Turchia. Ecco che cosa diventerà il Bluenergy di Udine dopo il termine dei lavori per la realizzazione del parco fotovoltaico: oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione consentiranno di produrre una media di circa 3 mila kilowatt ora/giorno, rendendo la struttura parzialmente autosufficiente in termini energetici. Dice bene Magda Pozzo, brillante stratega dello sviluppo commerciale e del marketing Udinese: ‘Da 38 anni (di cui 29 in A), la nostra famiglia è alla guida della società e puntiamo a essere un esempio per il calcio italiano’. È proprio così. Alla presentazione ufficiale del progetto, nella sede milanese della Lega di A, sono intervenuti Alberto Felice De Toni (Sindaco di Udine), Alberto Rigotto (direttore amministrativo Udinese Calcio) , Stefano Campoccia (vicepresidente Udinese Calcio), Luigi De Siervo (Amministratore Delegato Lega Serie A), Franco Collavino (Direttore Generale Udinese Calcio), Magda Pozzo (Chief Commercial Officer Udinese Calcio), Lorenzo Casini (Presidente Lega Serie A), Susanna Curti (presidente Bluenergy), Alberta Gervasio (Amministratore Delegato Bluenergy), Davide Villa (Direttore Generale Bluenergy) e Simone Franzò (Politecnico di Milano).

2.049 pannelli solari

La realizzazione del parco fotovoltaico aggiungerà ulteriori elementi di innovazione a un impianto sportivo d'avanguardia che rappresenta già oggi un riferimento in Europa per gli stadi del futuro in termini di design, multifunzionalità, sicurezza e sostenibilità. Il progetto del nuovo impianto fotovoltaico, curato da Bluenergy Group, ha potuto contare sul supporto del Politecnico di Milano. La collaborazione ha riguardato in particolare l’individuazione delle tecnologie più adatte alle specifiche esigenze del progetto, la valutazione tecnica dell’impianto in un’ottica di autoconsumo e l’analisi delle potenzialità connesse all’adozione di altre tecnologie e paradigmi abilitanti la transizione energetica, quali i sistemi di accumulo e le comunità energetiche. Il cantiere prevede l’installazione di 2.409 pannelli solari per un totale di 4.615 metri quadrati di superficie. La posa dei pannelli sarà divisa in due sezioni parallele distribuite su tutta la copertura e la loro collocazione si inserirà nel contesto dell'architettura dello stadio progettato dallo Studio Casamonti, lo stesso che ha firmato lo spettacolare Viola Park della Fiorentina. Inoltre al vaglio del team progettuale c’è l’opportunità di integrare un parco batterie di accumulo della capacità di 330 chilowatt, utili ad assicurare cicli di carica e scarica prolungati e ad accrescere il potenziale di questo imponente impianto. Dal 2018, l’azienda ha fornito in all’Udinese energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, rendendo possibile un risparmio di 5.620 tonnellate di CO2. Il nuovo parco solare consentirà di arrivare sempre più vicino al raggiungimento dell'equilibrio fra le emissioni di anidride carbonica di origine antropica e la loro rimozione dall'atmosfera: obiettivo finale, la totale eliminazione delle emissioni, nel contesto del progetto Sustainability Working Group promosso dall’Associazione dei Club Europei (ECA). L'impianto per la produzione di energia solare del Bluenergy Stadium, entrerà in funzione entro ottobre. L’Udinese realizzerà una struttura che possa essere utilizzata tutti i giorni della settimana anziché nei soli giorni delle partite: il meeting center, la sede della società, uffici di aziende e istituzioni e negozi già presenti all'interno e, in futuro, l'apertura di un museo, un centro benesseree, aree dedicate alle famiglie.

Sempre all'avanguardia

La società della famiglia Pozzo una volta di più si conferma all’avanguardia degli stadi italiani: dalla gol line technology al Var, al riconoscimento facciale, all'assenza di barriere, alle telecamere interne, agli skybox ecosostenibili. “L'innovazione e la sensibilità ambientale sono scelte prioritarie dell'Udinese - sottolinea il direttore generale Franco Collavino - Anche per questo, siamo estremamente felici di rendere, con il contributo fondamentale di Bluenergy, il nostro stadio ancora più green. Siamo riconosciuti come il club più sostenibile d’Italia e il quarto al mondo e questo ci spinge a ideare progetti che diano ulteriore slancio al nostro impegno. Il calcio muove leve mediatiche senza paragoni ed abbiamo, oltre al dovere di agire noi stessi in modo virtuoso, quello di veicolare messaggi che coinvolgano i tifosi in un'azione comune contro il cambiamento climatico". Annota Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group. “Il progetto a cui abbiamo lavorato con passione e dedizione è finalmente realtà. Insieme con l'Udinese possiamo dirci davvero fieri di essere promotori e realizzatori di un sistema di produzione energetica virtuoso, capace di coniugare sostenibilità, efficienza energetica e ritorno sul territorio”.

Il Politecnico di Milano

Significative le parole di Simone Franzò, Senior Assistant Professor del Politecnico di Milano: “Essere parte attiva di questo progetto ci rende sempre partecipi dello sviluppo economico sostenibile locale. La sostenibilità rappresenta oggi un aspetto imprescindibile nella vita di aziende e individui ed è un investimento concreto sia in termini di qualità della vita sia in termini di ritorno economico sul territorio’. La partnership con il Politecnico di Milano rende ancora più prestigiosa la nuova iniziativa friulana. “Siamo contenti di aver supportato Bluenergy e Udinese Calcio in questo importante progetto, che speriamo possa fungere da apripista nel mondo del calcio e dello sport in generale per abilitare ulteriori iniziative a supporto della transizione energetica italiana".

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