Mandorlini: «Rigore dubbio. Il Verona meritava la vittoria»

Il tecnico: «Discutibile il penalty assegnato alla Lazio, lo stesso Klose non ci credeva. Non credo sia finita la corsa all'Europa però è chiaro, per quella che è stata la partita c'è grande rammarico perché non doveva finire in pareggio»

ROMA - Non accadeva dal lontano 1997 che Lazio e Verona pareggiassero. Ma stavolta il pari non serve a nessuno. Entrambe le squadre oggi volevano (e dovevano) vincere per rimanere ancorate al treno dell'Europa League e invece si sono anate a vicenda in una partita decisa da un calcio di rigore pieno di polemiche assegnato da Mazzoleni ai biancocelesti: «Qualche dubbio sul rigore continuo ad averlo - puntualizza Mandorlini a caldo - Non credo che con questo pareggio sia finita la corsa all'Europa però è chiaro, per quella che è stata la partita c'è grande rammarico perché non meritavamo assolutamente di pareggiare. Con Mazzoleni evidentemente non siamo fortunati, ma anche Klose mi sembrava piuttosto sorpreso per la decisione del direttore di gara. E' chiaro poi che gli errori li fanno tutti: chi gioca, noi allenatori e anche gli arbitri».

 

 

FINO ALLA FINE- A fine partita, momenti di nervosismo tra le due panchine. Mandorlini spiega così cosa è accaduto con Reja: «C'è stato un po' di nervosismo perchè Reja è venuto verso di me e mi ha detto che gli avevano anato un gol buono - ha dichiarato il tecnico gialloblu - ma in realtà l'azione era stata fermata prima. Non c'è stato alcun contatto tra noi, solo offese verbali. Ad ogni modo, pensiamo ad altro. Vogliamo giocarcela fino alla fine, abbiamo dominato in lungo e largo oggi e adesso dobbiamo solo recuperare e guardare avanti, anche se dal punto di vista psicologico non sarà facile. In queste ultime due partite faremo il nostro, poi si vedrà».

 

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