Lo Spezia prova a fermare il super Livorno di Panucci

Dopo 4 vittorie su 4, primo esame importante per la capolista: non solo sfida d’alta quota è quasi un derby sentitissimo. Occhio anche a Bari-Avellino, posticipo domenicale delle 17.30, due big con qualche problema. Chiude lunedì sera Novara-Como
Lo Spezia prova a fermare il super Livorno di Panucci© AG ALDO LIVERANI SAS

TORINO - La vicinanza col turno infrasettimanale giocato martedì, modifica il format della B: nella 5ª giornata, niente anticipo del venerdì, quasi tutte le gare sabato alle 15 (e spicca un imperdibile Livorno-Spezia), il nuovo posticipo di domenica alle 17.30 (Bari-Avellino, confronto fra due big con problemi) e si chiude lunedì sera con Novara-Como. Per la capolista Livorno dunque, il primo vero esame: con lo Spezia non è solo sfida d'alta quota ma anche una specie di derby sentitissimo. Il Cagliari, a -2, ricevendo il Latina, ha sulla carta la possibilità di riavvicinarsi al Livorno, ammesso e non concesso che rallenti dopo 4 vittorie su 4.

ASCOLI-BRESCIA (sabato ore 15) - Non gira tanto bene ai marchigiani di patron Bellini, giunto ad Ascoli per riportarlo ai fasti del leggendario Rozzi. Prima la sconfitta interna col Cesena nata da un gol inesistente, martedì il ko di Latina, altra rete irregolare. Fatto sta che per Petrone sono già 3 ko su 4 uscite. Ci si può attaccare agli arbitri certo, ma non si vedrebbero i limiti di una squadra che deve crescere parecchio, in attesa di creare un'amalgama che ancora non può esserci, visto che i colpi sono stati fatti tutti all'ultimo. Però la società ha dato la sua risposta, prolungando fino al 2017 il contratto di Petrone, una scelta chiara e rara che dovrebbe rafforzare l'allenatore. Ma il Brescia dei ragazzini terribili, può fare un figurone anche al Del Duca: martedì è arrivata la prima vittoria (in casa sulla Pro Vercelli), griffata dalla baby coppia Morosini-Embalo (neanche 40 anni in due) che in campo si trovano che è una meraviglia. In questo momento il Brescia potrebbe avere qualcosa di più atleticamente, può ben figurare al Del Duca.

CAGLIARI-LATINA (sabato ore 15) - Occasione d'oro per gli isolani che potrebbero anche avere l'opportunità per riprendersi quel 1° posto per cui sono stati costruiti. Certo, la vittoria del Cagliari martedì a Chiavari, ha lasciato qualche dubbio (leggere le proteste dell'Entella sui due rigori subiti) sulla presunta superiorità del club sardo. Ma è anche vero che Rastelli sta già turnando bene la vasta rosa, raccogliendo comunque 10 punti su 12 e iniziando a spalmare la marataona delle 42 giornate su più giocatori possibili (ma lui può farlo, gli altri molto meno). Il Latina però, ancora imbattuto e che martedì ha raccolto la prima vittoria (sull'Ascoli), continua a crescere e se il Cagliari gioca sottoritmo (come nell'1-1 di Terni), i pontini di Iuliano possono tornare dall'isola con qualcosa in tasca, anche se saranno privi di Dumitru, fra i migliori dell'avvio di stagione.

LIVORNO-SPEZIA (sabato ore 15) - La partita più attesa della giornata, con tutti i club che ambiscono alla A a fare il tifo per lo Spezia chiamato a fermare l'irresistibile ascesa del Livorno di Panucci, che non avrà a disposizione il capocannoniere della B, Vantaggiato. Si sfidano, forse, anche le squadre più in forma, visto che lo Spezia viene da due convincenti vittorie di fila (a Salerno e in casa col Perugia). Insomma, per come giocano ultimamente, i già 5 punti di divario sul campo non si dovrebbero vedere perché ad oggi lo Spezia di Bjelica è di fatto al livello dei toscani e il ritardo in classifica è frutto di una partenza no che pare archiviata. Si spera che la profonda rivalità fra le due tifoserie (in 1300 da La Spezia) non incattivisca una partita che potrebbe dare molto, si sfideranno fra i migliori talenti della B.

MODENA-LANCIANO (sabato ore 15) - Sfida salvezza, in teoria, anche se il Lanciano viene da tre risultati utili di fila in cui ha raccolto i 5 punti in classifica, anche grazie alle prove (e i gol) dell'attaccante Ferrari, ex Modena, autore di un incoraggiante avvio di stagione. Il Modena di Crespo invece, una vittoria e 3 ko, meriterebbe qualcosina in più. Il ko di martedì a Cesena – favorito da un errore di Provedel che ha sbloccato il risultato mentre al solito la squadra girava bene – pesa soprattutto per l'infortunio che terrà Granoche fuori per un mese. Ma conforta la “tenuta” del debuttante Crespo come allenatore: nonostante i rovesci (ampiamente previsti, la rosa pare inferiore di quella della passata stagione che si salvò ai playout) ha dimostrato di poterlo fare, anche bene, il nuovo mestiere.

PERUGIA-CESENA (sabato ore 15) - Non decolla il Perugia di Bisoli che proverà a cambiare musica proprio col Cesena, la squadra che l'ha fatto diventare un allenatore di riferimento per la B (3 promozioni, di cui 2 in A). Sfida spietata dunque, perché gli umbri rischiano di perdere troppo terreno dal vertice se continuano così: dopo la vittoria d'esordio sul Como sono arrivati 2 ko, inframezzati dal deludente pari interno col Crotone che ha guadagnato lo 0-0 restando in 10 per due terzi gara, senza troppi affanni. Il Cesena, terzo da solo a -3 dal Livorno, è in linea con le attese della vigilia. Ma questo è un test molto interessante per capire i valori della squadra di Drago, fortunella in almeno due vittorie su tre (mertedì vittoria sul Modena favorita da errore del portiere avversario e prima, il colpo di Ascoli, spianato da un gol inventato). Senza dimenticarsi del deferimento che pende sulla testa dei romagnoli che sperano di cavarsela con un -1.

PRO VERCELLI-CROTONE (sabato ore 15) - Martedì a Brescia, la Pro ha rimediato la prima sconfitta stagionale: prova sotto tono, dettata anche dal massiccio turnover da infrasettimanale, che però non inficia quanto di buono ha prodotto finora la squadra di Scazzola, chiamata a non fallire quello che si annuncia come uno scontro salvezza. Pro in formazione tipo: per la prima volta con la coppia di mediana Luca Castiglia-Fausto Rossi, giocavano insieme nella Primavera Juve, vinsero due Viareggio. Il Crotone di Juric, il “figlioccio” di Gasperini che predica il suo stesso 3-4-3, cresce di partita in partita e il 4-1 di martedì rifilato al Bari, dice tutto e fa pensare che quest'anno, i calabresi, a differenza dell'ultima tormentata stagione, potrebbero aver azzeccato i prestiti giusti di giovani da svezzare, a iniziare dall'interessantissimo Tounkara (ex primavera Lazio però non convocato per un affaticamento) che martedì ha sbloccato la gara, ma senza sottovalutare i più esperti, a iniziare dall'altra punta di riferimento, il croato Budimir, a segno nelle ultime due gare.

SALERNITANA-TERNANA (sabato ore 15) - I campani di Torrente vengono dall'ottimo pari strappato in 10 a Pescara (in inferiorità numerica erano riusciti ad evitare la sconfitta anche a Brescia), firmato dal solito Gabionetta (stavolta niente capolavoro ma un tiro secco che ha colto impreparato Fiorillo), sempre più uomo-squadra (e il suo agente inizia a parlare di serie A per lui, a gennaio i tifosi della Salernitana dovranno incrociare le dita). Nella Ternana, dopo il ko interno col Livorno, si è dimesso il tecnico Toscano: gesto di grande dignità, di fatto la società l'aveva mezzo esonerato alla vigilia della partita usando toni eccessivi e inappropriati, e bene ha fatto l'allenatore, capita l'aria che tirava, a salutare tutti. In attesa di trovare il sostituto, pare non prima di lunedì, a Salerno in panchina va ad interim Stefano Avincola (promosso dalla Primavera).

TRAPANI-ENTELLA (sabato ore 15) - Zitto zitto, il Trapani di Cosmi ha messo insieme 6 punti (gli stessi del Vicenza, per dire) ed è ancora imbattuto, non poco per l'unico plausibile erede del “paron” Nereo Rocco che in Sicilia sta sposando un progetto interessante di crescita – anche sua - nonostante mezzi molto inferiori ad altre piazze. Dall'Entella, in settimana, vibranti proteste per il trattamento arbitrale che stanno subendo: difficile digerire i due rigori fischiati al Cagliari martedì a Chiavari (è stata la terza sconfitta di fila), ma il discorso dei chiavaresi è più ampio e contempla i torti della passata annata (i tifosi dell'Entella ripensano spesso a quel rigore netto non fischiato a Bologna nel finale, che poteva valere un colpo storico). Chissà se la polemica sugli arbitri influenzerà le decisioni del designato Pasqua di Tivoli.

VICENZA-PESCARA (sabato ore 15) - I 6 punti del Vicenza (e senza ko), non vanno certo buttati via, a iniziare dal pari rimediato martedì a Lanciano. La squadra ha margini per venire fuori e per capirne le potenzialità va vista con qualche infortunato di meno: 7 gli indisponibili, fra cui il '96 Sbrissa, mediano che dopo la passata bella stagione, è già stato venduto al Sassuolo. Il Pescara, nell'1-1 di martedì in casa con la Salernitana, ha qualche problemino di crescita, leggi giovani che si stanno facendo le ossa, anche se il pari campano, alla fine, è arrivato solo per una papera di Fiorillo. Nel complesso, entrambe possono emergere se risolvono qualche problemino di troppo.

BARI-AVELLINO (domenica ore 17.30) - Pare un bel posticipo domenicale, bella alternativa alle chiacchiere sulla A che vanno in scena a quell'ora. Il 4-1 subito dal Bari a Crotone ha fatto finire sulla graticola il tecnico Nicola che ci sembra il più ingiusto dei possibili capri espiatori. Per carità, se il Bari è ancora vivo, lo si deve ai suoi tifosi: grazie all'amore mostrato un anno e mezzo fa, la squadra ha evitato per un soffio il fallimento e saranno sempre il valore aggiunto (siamo già sulle 20mila presenze in casa, roba che manco in A). Ma gettare la croce su uno degli allenatori più interessanti di questa bella nouvelle vague di 40enni, ci sembra eccessivo. Nicola, nel 2013, ha portato il Livorno in A, con una squadra non molto dissimile da quella che l'anno prima s'era salvata a stento: la stoffa c'è, ma serve anche stima reciproca, e poi, un po' più di rispetto per un padre che poco più di un anno fa seppelliva il figlio 14enne, non guasterebbe. E magari soffermarsi invece sull'età media di chi gioca in mezzo, un centrocampo chiamato a reggere un tridente importante, e allora per queste pecche bisognerebbe rivolgersi a Paparesta (o chi per lui). L'Avellino di Tesser, non ha meno problemi, anche se nello 0-0 di martedì col Novara, gli irpini sono sbattuti sul portiere Da Costa. Inoltre pesano sui soli 4 punti in classifica, i gol incredibili mangiati nella precedente trasferta di Cagliari, dove nonostante il ko, l'Avellino ha giocato quasi alla pari. Nell'ultima sfida fra le due squadre, a marzo in Irpinia, Paparesta denunciò un clima intimadotorio da parte dell'Avellino, si spera che le ruggini siano superate. Nell'Avellino ha rescisso il centrocampista Schiavon.

NOVARA-COMO (lunedì ore 20.30) - Strano posticipo, il Como ha già giocato due gare al Piola di Novara (per l'indisponibilità del proprio stadio, ormai pronto), potrebbe quasi sentirsi in casa... Ma occhio alla costante crescita dei piemontesi, che senza il -2 di penalità e 5 punti buttati nei finali con Latina e Crotone, avrebbero una classifica importante, lo 0-0 di Avellino ha detto che la squadra fuori casa sa soffrire, dato importante per coltivare ambizioni, in più la squadra inizia a dettar legge anche in casa. Nel Como – dove Bessa ha prolungato fino al 2018 - si va avanti a piccoli passi. Dopo 2 ko, scotto dell'esordio, 2 pari a Vicenza e al Piola col Trapani che dicono che la squadra in B può starci, anche se serve ancora uno sforzo in più per la prima vittoria.

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