Lo Spezia sbanca Livorno! Il Cagliari va in testa

Calaiò nel finale gela i toscani. Intanto il Cagliari, pur dovendo lottare a fondo, riesce alla fine a domare un bel Latina che si arrende solo nel finale 3-2. Oggi alle 17.30 Bari-Avellino, si chiude lunedì con Novara-Como
Serie B, Pro Vercelli-Crotone 0-2: disfatta piemontese

TORINO - Nella 5ª giornata di serie B, il Livorno cede il primato al Cagliari, la grande favorita del torneo. Primo ko dei toscani di Panucci dopo 4 vittorie di fila, è Calaiò il matchwinner dello Spezia che cambia il volto del vertice della classifica coi liguri ora terzi (dopo 3 vittorie di fila) che inseguono la coppia di testa assieme al Cesena (che strappa lo 0-0 a Perugia in 9) e il sorprendente Crotone che sbanca Vercelli. Nel frattempo il Cagliari, pur dovendo lottare a fondo, riesce alla fine a domare un bel Latina che si arrende solo nel finale, bel 3-2.

ASCOLI-BRESCIA 0-0 Primo tempo avaro di emozioni anche se il Brescia mostra di avere una gamba migliore, tende a fare la partita ed è pericoloso con un sinistro di Morosini e un destro angolato di Kupisz, Lanni blocca. la gara resta equlibrata anche nella ripresa, rammarico marchigiano per il gol fallito da Minelli nel finale, anche se l’ultima occasione è del Brescia con Mazzitelli in contropiede. Pari giusto

CAGLIARI-LATINA 3-2 Avvio pazzesco: Di Gennaro dopo neanche due minuti pesca il sette con un sinistro a giro, gol da cineteca. Ma l’azione era un rapido e corale contropiede sardo (da manuale) che coglieva scoperto il Latina, i pontini pochi secondi prima avevano colto un palo clamoroso con Ammari. Subito dopo il gol, Giannetti da buona posizione mette a lato il possibile 2-0. Il Latina c’è ma ha una jella pazzesca e dopo neanche un quarto d'ora coglie un altro palo (stavolta esterno) con Corvia, stacco prepotente di testa. Finché al 18’ arriva il pari con un colpo di testa di Brosco su corner, il difensore è già al 2° gol in questa stagione (il 6° in B), aveva già segnato il pareggio del Latina a Novara (ma all’ultimo secondo). Per il Cagliari è come se non fosse successo nulla, tempo 12’ e ritorna avanti con Balzano, destro al volo su angolo di Joao Pedro. L’arbitro Abbattista di Molfetta sbaglia in maniera democratioca, negando prima un rigore al Latina su Acosy e prima dell’intervallo al Cagliari (fallo su Melchiorri). Ripresa, l’algerino Najib Ammari, ’92 pescato nel Levski Sofia, dopo il palo d’avvio, scarica il sinistro dal limite e riporta il Latina sul pareggio. Così a 10’ dalla fine, dopo una botta di Farias, ci pensa Giannetti a firmare il 3-2 (2° gol stagionale): l’ex attaccante dello Spezia raccoglie al meglio l’assist di Fossati e segna anticipando il portiere.

LIVORNO-SPEZIA 1-2 Se la giocano alla pari, nel Livorno si sente parecchio l’assenza di Vantaggiato (capocannoniere e anima nelle 4 vittorie di fila toscane in cui ha sempre segnato, salendo a quota 5). Sul declinare del primo tempo, palla gol netta per il Livorno: Fedato pesca Comi, sventa Chichizola il tiro centrale. Prima, il portiere argentino aveva sventato su Jelenic. Prima dell’intervallo, passa lo Spezia, con una bella azione impostata dal tacco di Catellani, palla per Migliore che pesca il croato Situm sul secondo palo con un bel assist rasoterra, e il secondo gol stagionale è un giochetto. Al 27’ il pari del Livorno è un capolavoro di Pasquato: lascia sui blocchi Juande e dal limite scarica un destro che va venire giù il Picchi: finora la stagione del 26enne Pasquato somiglia molto a quella di uno che sta facendo quel salto di qualità atteso da anni. Ma è Calaiò il matchwinner: a tre dalla fine Situm sfonda a sinistra e serve all’esperto bomber il comodo gol di un colpo che riporta in orbita lo Spezia: la partenza no dei liguri, è un ricordo

MODENA-LANCIANO 1-0 Primo tempo vivace. Al 6’ Rubin ci prova direttamente dalla bandierina, Aridità è attento. Ribatte il Lanciano, bravo Provedel su tiro ravvicinato di Vastola, imbeccato da Lanini. Quindi il Modena si fa sentire con Sowe di testa. Nella ripresa, la decide al 41’ Galloppa, pescato al mercato degli svincolati dopo il brutto infortunio di Bentivoglio: spionete di Giorico, sponda di Belingheri, bella girata di Galloppa (uno che può dare ancora molto).

PERUGIA-CESENA 0-0 Gara equilibrata, il Perugia la vivacizza con le giocate da funambolo dell'ivoriano Drolè ma succede poco fino al 40’ quando agli umbri viene annullato un gol di Spinazzola per fallo in attacco di Ardemagni su Caldara. Dalla panchina protesta troppo Bisoli, espulso. Ripresa, Drolé continua a fare numeri e pare trascinare la squadra, anche perché costringe Ciano al rosso, Cesena in 10 e poi in 9 per il secondo giallo a Cascione (già alla seconda espulsione stagionale) prima del finale. Punto d’oro del Cesena, s’avvita il Perugia che non vince dalla prima giornata.

PRO VERCELLI-CROTONE 0-2 Primo tempo molto equilibrato, Pro più vicina al gol con il palo esterno colto da Di Roberto. Ma al 41’ passa il Crotone con un gran gol di Stoian, chirurgico destro al volo (gol simile a quello segnato al Bari). E prima dell’intervallo Budimir si divora il 2-0. Il Crotone nella ripresa non soffre particolarmente e nel finale colpisce con il giovane Yao, difensore ivoriano in prestito dall’Inter. Sì, questo Crotone di Juric può stupere come quello di Drago che due stagioni fa arrivò ai playoff.

SALERNITANA-TERNANA 2-1 Al 29’ Salernitana in 10: secondo giallo a Trevisan che strattona Ceravolo lanciato a rete. Ma i campani vanno all’intervallo senza troppi affanni e in avvio di ripresa passano con una fucilata di sinistro di Franco. Pari immediato della Ternana: un minuto e mezzo dopo, Signorelli pesca Ceravolo in area, bell’1-1. Al 24’, ci pensa sempre lui, Denilson Gabionetta, ed è il 4° gol d’autore sui 5 finora segnati: ruba palla senza commettere fallo sulla trequarti, e segna calciando con la solita bellezza: è l’uomo squadra più importante della B, non sarà semplice tenerlo a gennaio, con lui i campani fanno punti anche in inferiorità numerica (era successo anche a Brescia), basta questo per spiegarne l’importanza.

TRAPANI-ENTELLA 4-2 Discreto avvio dei liguri ma al 14’ è incredibile il gol che il Trapani spreca con Torregrossa dopo che l’assist di Scozzarella gli aveva spalancato la porta. Il centravanti del Trapani al minuto 22 si procura un rigore che è un’altra mazzata sull’Entella. In settimana vibranti proteste dei liguri sul trattamento che gli arbitri gli riservano da più di un anno e questo rigore sembra fatto apposta per dar ragione al club di Gozzi: il contatto fra Sini e Torregrossa, se c’è, non è tale da provocare il vistoso tuffo di Torregrossa a cui Pasqua abbocca. Dal dischetto trasforma Scozzarella. Al 35’ il pari dell’Entella con Troiano, palla spizzata su assist di Iacoponi. Ma prima dell’intervallo, il 2.-1 del Trapani con Barillà di testa, servito da Rizzato. Ripresa, tris Trapani con Citro (liberato da Rizzato) che infila Iacobucci con un pallonetto. Alla mezz’ora 3-2 del croato Petkovic (ex Varese) che aggancia un lungo spiovente, e da posizione defilata si libera bene al tiro. Quindi Citro fa doppietta e 4-2 con una potente puntata. Il Trapani di Cosmi è a ridosso delle prime, buio pesto per l’Entella, non ha portato bene attaccarsi agli arbitri, ora è megliio rispondere sul campo.

VICENZA-PESCARA 2-2 Il Vicenza potrebbe andare avanti all’11’ su rigore: calcetto di Torreira a Giacomelli, il penaty c’è, lo stesso Giacomelli va sul dischetto e calcia potente e centrale, Fiorillo blocca in due tempi. In avvio di ripresa Giacomelli, dopo un lavoro ubriacante, mette Vita davanti alla porta, ma spreca debolmente. Così la sblocca il sempre più sorprendente Raicevic, serbo-montenegrino che giocava in Lega pro nella Lucchese che segna il suo 2° gol stagionale: controlla un pallone al limite, si gira e scarica al meglio in rete. Al 21’ il pari del Pescara con Lapadula, il Vicenza protesta per una carica sul portiere ma il gol sembra regolare, Vigorito appare in ritardo sull’uscita, si scontra con l’avanti pescarese ma non sembra esserci fallo. Il Pescara la ribalta col fondamentale Memushaj (ben pescato da Verre): l’albanese pesca l’angolino, è 1-2. Le squadre restano in 10 per il rosso a Laverone e Memushaj, il Vicenza strappa il 2-2 al 90’ col rigore (che c’è) trasformato da Gatto.

BARI-AVELLINO (domenica ore 17.30) Pare un bel posticipo, ottima alternativa alle oziose chiacchiere sulla A che vanno in scena a quell'ora. Il 4-1 subito dal Bari a Crotone ha fatto finire sulla graticola il tecnico Nicola che ci sembra il più ingiusto dei possibili capri espiatori. Per carità, se il Bari è ancora vivo, lo si deve ai suoi tifosi: grazie all'amore mostrato un anno e mezzo fa, la squadra ha evitato per un soffio il fallimento e saranno sempre il valore aggiunto (siamo già sulle 20mila presenze in casa, roba che manco in A). Ma gettare la croce su uno degli allenatori più interessanti di questa bella nouvelle vague di 40enni, ci sembra eccessivo. Nicola, nel 2013, ha portato il Livorno in A, con una squadra non molto dissimile da quella che l'anno prima s'era salvata a stento: la stoffa c'è, ma serve anche stima reciproca, e poi, un po' più di rispetto per un padre che poco più di un anno fa seppelliva il figlio 14enne, non guasterebbe. E magari soffermarsi invece sull'età media di chi gioca in mezzo, un centrocampo chiamato a reggere un tridente importante, e allora per queste pecche bisognerebbe rivolgersi a Paparesta (o chi per lui). L'Avellino di Tesser, non ha meno problemi, anche se nello 0-0 di martedì col Novara, gli irpini sono sbattuti sul portiere Da Costa. Inoltre pesano sui soli 4 punti in classifica, i gol incredibili mangiati nella precedente trasferta di Cagliari, dove nonostante il ko, l'Avellino ha giocato quasi alla pari. Nell'ultima sfida fra le due squadre, a marzo in Irpinia, Paparesta denunciò un clima intimadotorio da parte dell'Avellino, si spera che le ruggini siano superate. Nell'Avellino ha rescisso il centrocampista Schiavon.

NOVARA-COMO (lunedì ore 20.30) Strano posticipo, il Como ha già giocato due gare al Piola di Novara (per l'indisponibilità del proprio stadio, ormai pronto), potrebbe quasi sentirsi in casa... Ma occhio alla costante crescita azzurra, che senza il -2 di penalità e 5 punti buttati nei finali con Latina e Crotone, avrebbero una classifica importante, lo 0-0 di Avellino ha detto che la squadra fuori casa sa soffrire, dato importante per coltivare ambizioni, in più la squadra inizia a dettar legge anche in casa. Nel Como – dove Bessa ha prolungato fino al 2018 - si va avanti a piccoli passi. Dopo 2 ko, scotto dell'esordio, 2 pari a Vicenza e al Piola col Trapani che dicono che la squadra in B può starci, anche se serve ancora uno sforzo in più per la prima vittoria.

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