Tutti dietro al Cagliari di Melchiorri. Spezia e Bari al secondo posto

I sardi vincono lo scontro diretto col Cesena, liguri e pugliesi continuano la risalita battendo Ternana e Lanciano. L'Ascoli supera 3-1 il Pescara
Tutti dietro al Cagliari di Melchiorri. Spezia e Bari al secondo posto© /Agenzia Aldo Liverani s.a.s.

TORINO - La 7ª giornata di serie B vede il Cagliari andare solo in vetta dopo aver battuto il Cesena nello scontro diretto al Sant'Elia. La terza che era in testa, il Crotone, sabato aveva fatto 0-0 a Vicenza. Dunque il nuovo vertice della classifica vede i sardi con due punti sui calabresi, raggiunti al 2° posto dallo Spezia che batte la Ternana e dal Bari che piega il Lanciano. A -3 dalla vetta, sbuca il Trapani di Cosmi che vince la prima partita stagionale in trasferta, colpo a Salerno deciso da una papera davvero inguardabile del portiere di casa, Terracciano.

Cagliari-Cesena 3-1 Il Cagliari vince lo scontro diretto col Cesena e va in testa da solo, l’obiettivo per cui è stato costruito. Risultato ineccepibile, gara che non ha perso d’interesse per le tante assenze dovute al weekend internazionale. Entrambi gli allenatori si sono lamentati alla vigilia per questa B che gioca quando ci sono le nazionali. Ma è un problema che pare senza soluzione: la B giocherà sempre quando si fermerà la A per avere una vetrina maggiore, quest’anno poi non ci si possono permettere soste, visto che la stagione, per i processi, è iniziata con due settimane di ritardo e il calendario già scoppia così. La partita, equilibrata, si sblocca al 38’: paratone di Gomis su Joao Pedro, Sau la dà a Farias, potente tiro deviato da Magnusson, 1-0. Ripresa, al 4’ annullato un gol - bello - di Ragusa che poteva essere considerato regolare, visto il tocco di un difendente sul passaggio per l’attaccante del Cesena. Poi viene fuori Melchiorri, confermando che già in estate meritava la A. Dopo una gran giocata chiusa con un destro di poco a lato, Melchiorri inventa il 2-0 con un’azione da  gran guastatore: tre avversari fumati, davanti a Gomis, serve Sau, solo, palla in rete nonostante l’intervento di Magnusson. Al 28’ proprio l'islandese prova a riaprirla segnando il 2-1: una bomba la sua punizione dai 35 metri però Storari era frenato da problemi muscolari, accusati poco prima (crampi accusati anche da altri del Cagliari, Rastelli l’ha spiegata con lo strano meteo sardo degli ultimi giorni che on ha fatto allenare bene). La partita la richiude a un quarto d’ora dalla fine il migliore in campo, Melchiorri che va via di potenza bruciandosi Magnusson e Capelli, soluzione di potenza e palla sotto il sette, applausi all’ex Pescara e a questo Cagliari che ha mostrato l’autorevolezza di chi sta per prendersi il campionato. Il Cesena è solo rimandato. A gennaio magari, quando a Drago potrebbe arrivare quel bomber di peso che è l’unica pecca di un ottimo gruppo (le speranze di arrivare a Floccari sono concrete).

Bari-Lanciano 1-0 Gara in avvio equilibrata, il Bari cambia marcia della seconda parte del primo tempo: al 34’ la sblocca Valiani, 35 anni il 28 ottobre, al 2° gol consecutivo, bello il suo destro a giro dal limite. Al 40’, scorribanda di Rosina, sinistro a incrociare che manca di poco la porta. Nella ripresa il Bari cerca di controllarla e nel finale sfiora il raddoppio con Rosina, nel recupero brividi per i padroni di casa, la punizione di Mammarella sfila a lato di un nulla. Terza vittoria di fila dei pugliesi di Nicola.

Como-Brescia 1-3 Al 4’ Brescia avanti, la sblocca Abate, ben imbeccato dal “ renino" Kupisz che riesce a crossare bene una palla difficile, buona anche la girata dell’ex avanti del Trapani, giunto a Brescia portato con sè da Boscaglia. Al 13’ il pari di Ebagua: l’italo-nigeriano riceve uno spiovente di Borghese dalla trequarti, si libera astutamente del marcatore e scarica in porta un terrificante sinistro al volo, ancora più potente di quello di turni fa al Novara, in questi ultimi turni pare di rivedere l’Ebagua dei tempi d’oro. Alla mezz’ora, Brescia ancora avanti: Marconi interviene su Mazzitelli, penalty che può starci, trasforma  lo spagnolo Geijo, al 3° gol stagionale. Al 42’ Ebagua di testa non va lontano dal 2-2. Ripresa, al Como manca un rigore (25’ braccio in area di Venuti). Quindi Ebagua sporca la sua prestazione facendosi cacciare per un fallaccio. Quindi il Brescia manca l’1-3: torre dell’Airone Caracciolo che libera al tiro Dell'Oglio, salva Cassetti col corpo, nei pressi della linea. Ma a due dal 90’, torna al gol l’Airone Caracciolo, bravo a liberarsi al tiro, anche bello a incrociare (ma Crispino non è impeccabile), è un 1-3 che non fa una grinza, il Brescia di Boscaglia ha fatto 8 punti nelle ultime 4 partite e può iniziare a guardare avanti, più che alle spalle, la vittoria fuori casa mancava da sei mesi...

Livorno-Avellino 1-1 Livorno quasi mai pericoloso, l’assenza di vantaggiato continua a farsi sentire. Così Avellino avanti al 21’ con Trotta (3° gol in campionato) che infila bene un cross di Tavano dal fondo, una palla quasi impossibile da mettere in mezzo. L’unica risposta prima dell’intervallo del Livorno, passa per una bella galoppata di Gasbarro che centra per Comi, deviazione volante troppo centrale. Ripresa, al 6’ il pari del Livorno è un “omaggio” dell’arbitro Minelli: in area, Biraschi la tocca col petto, non col braccio, rigore che Comi trasforma di precisione. Il rosso a Moscati (parolina di troppo all’arbitro) ristabilisce la parita numerica, Nel finale Pasquato ci prova due volte: prima sfiora il palo dai 16 metri, sul secondo tentativo sventa Frattali. Nell’Avellino, Tesser dovrebbe aver puntellato la panchina, senza il rigore inesistente concesso al Livorno, chissà se finiva pari 

Modena-Latina 0-2 Nel finale di tempo, Latina pericoloso: si salva Manfredini su Marzorati, il portiere del Modena era prima intervenuto volando sul tiro di Calderoni. Per il resto primo tempo anonimello. Ripresa, il “pollo” Olivera la sblocca col 2° gol in stagione al 18’: Acosty mette in mezzo una palla letale, l’uruguaiano la devia in gol col ginocchio. Reagisce il Modena, Nizzetto pesca la testa di Stanco, Di Gennaro si salva con l’aiuto del palo. Il Latina meriterebbe un rigore (Galloppa su Jefferson) ma comunque raddoppia con Schiattarella - assist vincente ancora di Acosty - che si presenta davanti al portiere e la piazza nell’angolino basso con un tocco sotto. Brutto passo indietro per il Modena di Crespo che pareva sulla strada giusta. Il Latina ha espresso il suo potenziale meglio di altre volte e si mette alle spalle i 2 precedenti ko di fila.

Perugia-Entella 0-0 Primo tempo con una certa vivacità, ci provano entrambe. In avvio Iacobucci salva l'Entella su Zapata, rispondono i liguri con Troiano, sventa in angolo Rosati. Alla mezz’ora su angolo di Staiti, tacco volante di Caputo, Alhassan salva sulla linea. Quattro minuti dopo, lo stesso Alhassan mette Rizzo davanti alla porta, posizione un po’ defilata ma il colpo di testa che coglie l'incrocio pali è un gol sbagliato. Ripresa meno vivace, gara che resta equlibrata e alla fine un punticino che fa più bene all’Entella, il Perugia non vince dalla prima giornata: qualche progresso sul piano del gioco ma Bisoli ha ancora parecchio da lavorare.

Salernitana-Trapani 0-1 Al 4’ passa il Trapani, la sblocca Citro (terza rete in B), gentile regalo del portiere della Salernitana, Terracciano, che su un retropassaggio di un difensore, cincischia con la palla finché il “Messi di Fisciano”, nato non distante da Salerno, gli ruba palla e insacca. Al 18’ splendido sinistro al volo di Gabionetta, anche troppo bello, Nicolas sventa bene. Subito dopo si fa male il brasiliano Coronado, brutta tegola per Cosmi, stava diventando l’uomo squadra. Ma nella ripresa l’eroe del Trapani è il portiere Nicolas molto bravo a neutralizzare il rigore calciato da Gabionetta . Attezione alla crescita di questo portiere brasiliano, ex Lanciano, già decisivo in altre partite. Nel finale i padroni di casa si divorano il pari con Troianello. Prima vittoria esterna dei siciliani: confermata la sensazione che non ci sarebbe da stupirsi di vedere un Trapani da playoff.

Spezia-Ternana 1-0 Spinge lo Spezia che al 13’ potrebbe passare ma la Ternana è salvata da una parata spaziale di Mazzoni, guizzo prodigioso sul colpo di testa di Calaiò, dal limite dell’area piccola. Al 23’, Brezovec pennella il cross giusto per la testa. Al 43’ annullato il pari della Ternana con Furlan, fuorigioco che pare esserci. Ripresa, al 3’ Calaiò offre a Catellani la palla buona, tiro che esce di poco. I liguri di Bjelica la gestiscono e si ritrovano al 2° posto, imbattuti da 6 gare in cui hanno raccolto i 14 punti attuali.

Vicenza-Crotone 0-0 (giocata sabato) Partita interessante a dispetto del risultato, tribuna piena di osservatori, non solo interessati al Crotone dei ragazzini terribili, anche il Vicenza ancora imbattuto ha elementi interessanti. Partita però rovinata da un grave errore arbitrale al 13’, da quel minuto il Vicenza doveva giocare in 10: il fallo di D’Elia su Ricci è la reclame della chiara occasione da gol, se D’Elia non trattiene Ricci per la maglia, l’attaccante del Crotone va in porta. L’arbitro Di Paolo di Avezzano opta per il giallo, forse fuorviato da un suo collaboratore, forse dal fatto che non voleva rompere la parità numerica dopo neanche un quarto d’ora. Ma l’errore è madornale. La partita si snoda poi su livelli accettabili e al 40’ il Vicenza potrebbe passare, su rigore, che c’è: sul fallo di mano di Clayton c’è poco da discutere. Va dal dischetto Giacomelli che sbaglia il suo secondo rigore di fila, scivolando al momento del tiro e alzandola sopra la traversa. Ripresa, il Crotone va vicino al gol con un bell’inserimento di Martella che di testa coglie la traversa. Quindi i calabresi restano in 10 per il 2° giallo a Ricci. La superiorità numerica fa crescere il Vicenza: è decisivo Clayton - facendosi perdonare il rigore concesso - con una scivolata che stoppa non lontano dalla riga un tiro di Gatto. Lo stesso Gatto ha poi l’occasione buona ma calcia debolmente, Cordaz sventa. Al netto dello strafalcione di Di Paolo, pari giusto alla fine. 


Pro Vercelli-Novara 0-1 (giocata sabato) Il derby piemontese delle risaie fa respirare Baroni ed è letale per Scazzola, esonerato dal club dopo la quarta sconfitta di fila, serie nera che la Pro non aveva vissuto neanche nell’anno della retrocessione del 2013. Baroni ha tenuto in panchina Galabinov e promosso Evacuo, schierando i “tre tenori” che hanno riportato in primavera il Novara in B andando tutti in doppia cifra: Gonzalez, Evacuo e Corazza, gran sacrificio da parte di tutti e tre nel tenere corta la squadra. Partita risolta al 23’ da una punizione magistrale trasformata dallo specialista Nicolas Viola, 26 anni lunedì, giunto in estate dal Palermo e alla prima rete in questo torneo di B. Dopo il vantaggio ospite, la Pro potrebbe pareggiare al 27’: Sprocati centra in area, Corazza salva sulla linea anticipando Ardizzone. Ripresa, al 4’ Da Costa salva il vantaggio sventando su Ardizzone. Scazzola mette Di Roberto e Da Costa salva ancora su di lui. Nel finale il Novara legittima il successo con una traversa piena colta da Corazza - probabilmente il migliore in campo per il grande sacrificio - con un gran tiro dai 25 metri a Pigliacelli battuto. Derbaccio spigoloso come tradizione impone: 9 ammoniti nel primo tempo, nella ripresa diventano dieci, nel finale rosso a Baroni e poi rissa fra le panchine: Del Rosso, vice di Baroni, entra in contatto con Legati, ne esce un mischione e ne fanno le spese il vice allenatore del Novara e il team manager della Pro, Murante. Dopo il triplice fischio, rossi pesanti per il Novara, sventolati a Da Costa e Signori.

Ascoli-Pescara 3-1 Partita di una certa intensità, l’Ascoli la ribalta nel finale: ora i marchigiani sentono profumo d’alta quota, la zona playoff dista un solo punto, la serie A diretta appena 4. Le reti nella ripresa. La sblocca al 17’ Lapadula che chiude al meglio un triangolo con Caprari e segna a porta sguarnita la sua terza rete in serie B per giunta consecutiva, sempre a segno nelle ultime 3 gare, il ragazzo torinese esploso nella passata stagione al Teramo, è sempre più in rampa di lancio. La pareggia 8’ minuti dopo l’italo-argentino Leonardo Perez con chirurgico tiro a fil di palo (distratta la difesa ospite), al 2° gol in campionato: anche lui può emergere, nella passata stagione di Lega Pro s’era guadagnato qualche titolo solo per un saluto nazista (poi ripudiato) dopo un gol. Nel finale quando pare tirare aria di pareggio, è Luigi Giorgi a segnare il 2-1 che fa sognare Ascoli: l’ex ragazzo cresciuto nel vivaio marchigiano e tornato a casa dopo non aver trovato fortuna in A finalizza con un sinistro sporco il lavoro di Petagna. E lo stesso Petagna sul triplice fischio fa 3-1 su rigore (che c’è). Piano col bocciare il Pescara di Oddo: questa è la seconda gara che perde, la prima all’esordio a Livorno, quando come in questo caso la squadra era falcidiata dagli indisponibili, perlopiù nazionali convocati..

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