Abodi: «Paparesta mi ha mostrato le carte, fiducia nel Bari»

Il presidente della Lega B sulle proteste delle prime sette giornate: «Gli arbitri hanno un ruolo di garanzia»
Abodi: «Paparesta mi ha mostrato le carte, fiducia nel Bari»© LaPresse

MILANO - «C'è piena fiducia nei confronti di chi indaga ma anche di una società che è sempre stata trasparente». Così il presidente della Lega B Andrea Abodi difende il Bari, il cui presidente Gianluca Paparesta è indagato, per ostacolo all'attività di vigilanza della Covisoc, dalla Procura di Milano, che ha messo sotto la lente di ingrandimento la sponsorizzazione da 470mila con Infront. «Non mi sembra una cifra elevata per lo sponsor del Bari, secondo me il Bari vale anche di più - ha detto Abodi al termine dell'assemblea della Lega B - Il presidente Paparesta ieri è venuto da me e mi ha presentato tutta la documentazione inerente al procedimento nei suoi confronti. Ho informato l'assemblea sulla posizione del Bari, che ha dimostrato molta trasparenza. Ho visto il contratto con Infront Italy, fattura e pagamenti tracciati dal punto di vista bancario. Si evince che il pagamento è stato fatto Italia su Italia, niente fondi neri o conti all'estero»

LE DICHIARAZIONI - Il numero uno della Lega B ha spiegato: «La decisione di non rinnovare il contratto con l'advisor Infront in scadenza a giugno 2016 è stata concordata due mesi fa, in tempi non sospetti, e non presa a seguito delle inchieste». Abodi ha poi spiegato che dalla prossima estate l'associazione dei club cadetti gestirà autonomamente i diritti tv: «Il rapporto con Infront dura da quasi dieci anni e siamo soddisfatti, ci ha dato benefici, in termini di esperienza e risultati economici». Ha continuato il presidente della B: «Infront ha creato valore non solo per noi ma per il sistema calcio italiano, non mi sembra che altri soggetti abbiano dimostrato simili capacità».

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ARBITRI NEL MIRINO- Il presidente ha poi richiamato giocatori, allenatori e dirigenti che non hanno esitato a protestare nelle prime sette giornate di campionato: «È finita la stagione in cui gli errori arbitrali potevano essere equivocati. Non è accettabile mancare di rispetto alla classe arbitrale, che svolge un ruolo di garanzia». E ha concluso. «Tanto più in questa fase delicata, non ci possiamo permettere di sbagliare calibro nei giudizi - ha avvertito Abodi spiegando il suo intervento davanti all'assemblea dei club -.Le società hanno il dovere di tutelare i propri interessi ma in modo educato e rispettoso, dobbiamo essere capaci di non seguire gli umori popolari ma aiutare le comunità sportive a crescere nella valutazione dell'errore, anche quando è grave o si ripete più volte. L'errore fa parte del gioco»

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