Serie B,per l'Unicusano Ternana il pari con la Cremonese va stretto

Tre a tre in un match a lungo dominato per il club dell'Università Niccolò Cusano
Serie B,per l'Unicusano Ternana il pari con la Cremonese va stretto

Serie B, delusione in casa delle Fere. Dire che il pareggio ottenuto ieri sul campo della Cremonese stia stretto all’Unicusano Ternana è dire poco. Sopra di due gol alla fine di un primo tempo in cui hanno dominato, i ragazzi di mister Pochesci si sono fatti rimontare nella ripresa peccando forse un po’ d’ingenuità senza riuscire da parte loro a mettere nel sacco il colpo del ko, nonostante lo abbiano sfiorato in più d’una occasione. L’undici dell'Università Niccolò Cusano continua dunque a macinare bel gioco, certamente uno dei migliori del campionato cadetto, senza però riuscire ancora a riscuotere i dividendi sperati.

MISTER POCHESCI.  «Oggi potevamo fare cinque o anche sei gol – scuote la testa a fine incontro il mister, visibilmente amareggiato, parlando ai microfoni di Radio Cusano Campus – abbiamo preso una rete su rigore, ma certamente dovevamo essere più attenti dopo il 3-2. Sul pareggio poco da dire: hanno tirato una palla in mezzo e questa ha colpito il loro attaccante. Ma insomma, credo che sia palese a chiunque abbia visto la partita: oggi abbiamo meritato di vincere, sappiamo giocare a calcio, ma in questo momento appena la palla rimbalza dalle nostre parti entra in rete, è un momento così. Ma è un fatto che noi si sia fatta una grande partita, anche se forse per vincere ci vuole un po’ più di determinazione». Il tecnico dell'Unicusano ternana davvero non manda giù questo ennesimo “appuntamento mancato” con i tre punti in Serie B, stavolta in casa della Cremonese: «Noi abbiamo fatto la partita e dominato per lunghi tratti, ma nel secondo tempo dovevamo chiuderla, non l’avrebbero mai ripresa, anche se nel finale avessimo subito gol». Quindi l’allenatore si toglie qualche sassolino dalla scarpa relativamente all’arbitraggio: «L’espulsione di Signorini – afferma - è stata un po’ esagerata, il giocatore ha fatto quell’entrata chiaramente per andare a prendere il pallone. Inoltre, c’era un rigore per noi. Nessuna polemica però, l’arbitro come un calciatore o un allenatore può sbagliare. Loro quando scendono in campo si giocano la carriera come noi». E per il futuro? Alla luce di quanto visto oggi, Pochesci non ha dubbi: «Sono convinto che ci potremo rifare, gli episodi gireranno a favore. La squadra mi ha dato delle riposte importanti, in uno dei campi più difficili. Abbiamo fatto dei bellissimi gol, abbiamo portato quattro volte i giocatori davanti alla porta. Nella mia vita ho sempre sofferto per ottenere le cose, vincerò la mia sfida anche a Terni».

SOLIDARIETA'. Come in occasione di ogni match di Serie B, l’Unicusano Ternana dedica spazio nella sua attività di comunicazione alla ricerca scientifica e, per la sfida di ieri con la Cremonese, i riflettori sono stati puntati sulle malattie oculari, che nei casi più gravi portano alla cecità, una piaga a livello planetario più purulenta che mai. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al riguardo sono infatti impressionanti: nel mondo sono 39 milioni i ciechi e 246 milioni gli ipovedenti. In Italia i ciechi sono circa 362 mila e oltre un milione gli ipovedenti. Le malattie oculari interessano tutte le età, ma la loro incidenza aumenta considerevolmente dopo i 50 anni. L’allungamento progressivo della vita media, ha portato a un progressivo deterioramento della salute visiva della popolazione.

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