Ascoli, la prima di Carrera è contro il Lecco

Nel posticipo della 30ª giornata, i marchigiani cercano punti salvezza ospitando i lombardi ormai destinati al ritorno in C e scossi da polemiche interne
Ascoli, la prima di Carrera è contro il Lecco© ANSA

TORINO - La 30ª giornata di B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ascoli-Lecco. Poi, anche la seconda serie italiana osserverà la sosta per le Nazionali, si tornerà in campo il 1° aprile, giorno di Pasquetta, con l’intero turno in campo. Oggi intanto, al Del Duca, fari puntati su Massimo Carrera che debutta sulla panchina dell’Ascoli, torna ad allenare dopo tre anni di stop. La sua ultima esperienza era stata in C a Bari, da febbraio ad aprile 2021, chiusa con l’esonero. In precedenza, Carrera aveva allenato in Russia lo Spartak Mosca con cui, nel 2017, aveva vinto campionato e Supercoppa. Ex difensore vecchio stampo, giocò nella Juve dal 1991 al 1996, in bianconero portò a casa Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana nel 1995, oltre alla Coppa Uefa 1993 e soprattutto la Champions League 1996. Passò poi all’Atalanta, con cui conquistò una promozione in A nel 2000. Giocò fino al 2008, cioé quando chiuse - all’età di 44 anni - in C2 nella Pro Vercelli. Ad Ascoli s’è insediato mercoledì scorso, è il terzo tecnico stagionale dei marchigiani, i predecessori Viali e Castori viaggiavano alla media di un punto a partita e gli lasciano una squadra che oggi sarebbe retrocessa e che sarà priva di due pezzi da novanta: all'indisponibilità in avanti di Pedro Mendes, si è aggiunta quella del capitano Botteghin in difesa. Sull’altro fronte ci sarà un Lecco, ultimo in classifica e staccato sul fondo, che sta avvitandosi verso la C mentre in settimana hanno fatto discutere le dichiarazioni di fuoco di patron Di Nunno che ha sparato a zero su tutti, dai giocatori sospettati a suo dire di vendersi le partita, al tecnico Aglietti (il terzo stagionale dopo Foschi e Bonazzoli), di cui Di Nunno è deluso, sarebbe contento se si facesse da parte (dopo che lui stesso ha pensato di esonerarlo), per non parlare delle scintille fra la tifoseria e il patron. Insomma, volano gli stracci per il Lecco che lo scorso giugno tornava in B dopo mezzo secolo: la bella maglia bluceleste meritava qualcosa di più e di diverso.

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