Gabetti vuole il Brescia: Cellino, guarda quante offerte

Trapelano indiscrezioni sul gruppo immobiliare piemontese, allettato dalla possibilità di riqualificare il Rigamonti e il suo quartiere
Gabetti vuole il Brescia: Cellino, guarda quante offerte© www.imagephotoagency.it

BRESCIA - Scade oggi la prima dead line che il Tribunale di Brescia ha fissato per far pervenire manifestazioni d’interesse per acquistare il Brescia calcio. Era stato indicato un indirizzo mail al quale, tramite Pec, chiunque poteva lasciare i propri dati. E’ chiaro che nel frattempo i professionisti che il Tribunale ha messo a fare da garanti del club biancoazzurro, in amministrazione controllata dopo il maxi sequestro cautelativo di 59 milioni di euro che ha colpito Massimo Cellino con accuse pesanti su presunti reati fiscali che avrebbe commesso il presidente delle Rondinelle, hanno provveduto a scremare. Non c’è e non ci sarà spazio per i mitomani alla Manenti. In città c’è grande curiosità per capire come andrà a finire la vicenda. Si cerca ovviamente di tenere tutto top secret. Di certo c’è solo che il gruppo olandese di Azerion, colosso nei videogiochi e nella pubblicità digitale, che di recente ha acquisito anche Ad-play, la piattaforma con interessi anche nella distribuzione degli highlights dei campionati italiani di Serie A e B, è interessato al Brescia calcio.

In ballo la costruzione del nuovo Rigamonti

Essendo un contatto che ha portato lo stesso Cellino, tramite un avvocato bresciano molto amico dello stesso presidente e già legato al calcio italiano, il Tribunale (che ieri ha ricevuto la documentazione richiesta, nella quale Azerion non parla però ancora di cifre per acquistare il club) dovrà ora valutare la fattibilità dell’operazione. Anche perché ci sono altri soggetti, che per ora schermati tramite intermediari come accade in trattative di questo tipo, hanno fatto pervenire la loro manifestazione d’interesse. Si tratta di un gruppo di imprenditori australiani, con anche l’appoggio di un fondo, che avrebbero come contatto un dirigente di Beretta Armi, la mastodontica azienda bresciana (di Gardone Val Trompia) che ha interessi anche nel comparto australiano. Oltre al business calcistico c’è in ballo anche quello per la costruzione del nuovo stadio Rigamonti, al quale Cellino in questi anni ha operato dei lavori per renderlo quantomeno a norma per la Serie A (giocata fugacemente nella stagione 2019-20), ma che ha bisogno di essere demolito e ricostruito, anche un po’ alla volta sulla falsariga di quanto fatto come nella vicina Bergamo.  

Il gruppo immobiliare Gabetti

Ma indiscrezioni che fuoriescono da ambienti molto addentro la città di Brescia, che in questi giorni è in fermento anche per l’inaugurazione dell’anno della cultura (e proprio oggi ci sarà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella) assicurano che tra le manifestazione d’interesse c’è anche quello di un gruppo piemontese, che ricondurrebbe all’immobiliare torinese Gabetti interessate a riqualificare non solo lo stadio Rigamonti, ma l’intero quartiere di Mompiano (dove sorge appunto l’impianto che ospita le gare casalinghe delle Rondinelle) dove il valore degli immobili cresce di anno in anno. Il Brescia calcio è quindi un piatto che fa gola, le tante manifestazione d’interesse parlano chiaro, anche perché si acquisterebbe una società sana. Tornando ad Azerion, in un’intervista rilasciata a un quotidiano olandese e che risale ad ottobre, l’amministratore delegato, il turco Attyla Aytekin, spiegò che dopo essere entrati nel Fortuna Sittard, società della Serie A olandese, la Eredivisie, l’obiettivo è quello di «creare un consorzio di cinque club sparsi in giro per il mondo che sappiano sostenersi uno con l’altro».

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