© LaPresseCAGLIARI - Una festa durata tutta la notte. Dopo l'assalto al centro con il tradizionale omaggio alla statua Carlo Felice, circa duemila tifosi sono andati ad accogliere Storari e compagni all'aeroporto di Cagliari-Elmas quando ormai erano passate le 2.30. Presidente scatenato sugli spalti e nel dopo gara del San Nicola: Tommaso Giulini, numero uno del Cagliari da due anni, teneva l'urlo di gioia in gola da troppo tempo. La scorsa stagione, quella dell'esordio, aveva perso la A. E ora l' ha ritrovata: «È stata una stagione complicata. Abbiamo messo inizialmente tanti punti in cascina, poi la squadra ha avuto una flessione di risultati, ma è un gruppo formato prima da grandi uomini poi da grandi giocatori. Merito del direttore sportivo Stefano Capozucca e dell'allenatore Massimo Rastelli, che conoscono bene la categoria e hanno individuato gli elementi giusti per la risalita. Sono stati tutti grandissimi, così siamo ripartiti alla grande dodici mesi dopo una maledetta retrocessione».
FESTA - Dediche speciali. «A a mia moglie, ai miei figli Cesare e Carlo, e a mia mamma che mi sono stati vicini, sostenendomi in questi mesi». Il futuro? Giulini ha annunciato due novità: la partita del 23 maggio per l'addio al calcio di Daniele Conti ed il rinnovo del contratto al brasiliano Joao Pedro. Felicissimo Rastelli: «Un'emozione fortissima, che solo chi ha giocato a calcio può capire. La vittoria a Bari è stata la ciliegina sulla torta. L'abbiamo ottenuta nel modo migliore, in un modo che mi rende orgoglioso, esprimendo la miglior prestazione dell'anno. Solo chi non conosce questo campionato può pensare sia facile vincerlo in carrozza. Siamo partiti alla grande, poi c'è stata una flessione è vero, ma dovuta anche agli infortuni di giocatori importanti».