© LaPresseCAGLIARI - "Dopo avere colto l'obiettivo vitale, siamo proiettati verso il secondo grande traguardo. Una vittoria ci permetterebbe di non rimanere ad aspettare la concomitanza degli altri risultati. Saremo padroni del nostro destino". Queste le parole di Massimo Rastelli, allenatore del Cagliari, prima dell'ultima gara di campionato contro la Pro Vercelli. Cagliari ormai matematicamente in Serie A, ma il tecnico vuole l'impresa: "Ci aspetta una partita difficilissima, contro un avversario che con un punto sarebbe matematicamente salvo, in uno stadio ribollente di passione, con un allenatore competente che potrebbe firmare l'ennesima salvezza di una sua squadra. Noi non avremo la pressione che ci ha condizionato nelle settimane passate, ma ho detto ai ragazzi che vogliamo entrare nella storia: io come allenatore del Cagliari che ha vinto il campionato di B per la prima volta, loro come i giocatori di questa impresa, perchè tale si è trattata"
NESSUN TURN-OVER - "Ho solo due dubbi: Storari perchè vittima di un attacco influenzale e Deiola a causa di un leggero affaticamente muscolare. Qualora Marco non ce la dovesse fare, c'è Rafael, che è un portiere affidabilissimo, si è allenato con grande serietà ed è pronto. Certamente i ragazzi hanno festeggiato, hanno dato sfogo alla gioia repressa per mesi; però si sono allenati bene, mi aspetto una grande prestazione".
CAGLIARI DA DIECI - "Non si è tenuto conto delle numerose assenze che hanno tolto di mezzo giocatori importanti, anche in un solo reparto. Nonostante tutti questi contrattempi e nonostante due mesi balbettanti, concludiamo il campionato con numeri da record. Quando sei così favorito e vinci, hai solo fatto il tuo dovere; è logico che abbia riscosso più attenzioni il Crotone, che ha disputato un grande campionato con giocatori poco conosciuti. Io alla mia squadra assegno un 10 pieno"