Daspo di 5 anni per Pulvirenti e Cosentino

Il Questore di Catania ha disposto il provvedimento per l'ex presidente e l'ex ad "per preservare i soggetti da concreti rischi per la propria incolumità"
Daspo di 5 anni per Pulvirenti e Cosentino© LaPresse

TORINO - Stadi e manifestazioni calcistiche vietate per 5 anni per l'ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti e l'ex ad Pablo Cosentino. Lo ha disposto il questore Marcello Cardona che ha firmato il Daspo, per ordine pubblico, a carico dei due ex dirigenti indagati nell'ambito dell'inchiesta "I treni del gol" su alcune partite comprate dal Catania per evitare la retrocessione dalla Serie B. Accertamenti sono stati eseguiti da Divisione anticrimine e Digos. Il questore di Catania ha anche avviato il procedimento amministrativo propedeutico all'emissione di un analogo provvedimento di Daspo per altri cinque indagati, che sono tuttora agli arresti domiciliari: Fernando Antonio Arbotti, Daniele Delli Carri, Piero Di Luzio, Giovanni Luca Impellizzeri e Fabrizio Milozzi. Il questore Marcello Cardona ha spiegato che "il provvedimento interdittivo trova pieno fondamento nel reato di associazione per delinquere finalizzata alle frodi sportive" che è stato contestato agli indagati dalla procura della Repubblica di Catania. Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per Pulvirenti e Cosentino è stato emesso anche perché, è stato sottolineato, "si è registrato a livello mediatico un imponente e preoccupante coinvolgimento di persone sfociato il 20 giugno scorso in una manifestazione di protesta alla quale hanno partecipato 2.500 persone che scandivano cori e slogan contro Pulvirenti e altri dirigenti del Calcio Catania". Proprio alla luce del diffuso malcontento registrato nella tifoseria locale, sottolineano dalla questura di Catania, si ritiene che la semplice presenza di Pulvirenti negli impianti sportivi dove gioca la squadra etnea "possa rappresentare un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica". Il Daspo, si ribadisce quindi, "è emesso per preservare Pulvirenti, Cosentino e tutti gli altri soggetti coinvolti nella vicenda giudiziaria da concreti rischi per la propria incolumità".

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