Reggina-Brescia, conferenza Inzaghi: dalla penalizzazione a Milan-Inter

L'allenatore ha presentato la sfida da ex con i lombardi dopo il -3 in classifica parlando anche di suo fratello Simone in semifinale Champions
Reggina-Brescia, conferenza Inzaghi: dalla penalizzazione a Milan-Inter© /Agenzia Aldo Liverani Sas

“Sono contento per il Milan e molto contento per Simone che con l'Inter ha conquistato la possibilità di sfidarlo in semifinale di Champions League. Sta facendo bene e, ciò nonostante, lo stanno massacrando". Così Filippo Inzaghi alla vigilia di Reggina-Brescia.

Reggina-Brescia, Inzaghi: "Sono certo che la penalizzazione verrà annullata"

La sfida da ex contro le rondinelle ultime in classifica è alle porte, ma Filippo Inzaghi non può fare a meno di commentare le pagine storiche scritte in settimana da un club che è nel suo cuore così come, ovviamente, il suo amato fratello. Tornando a guardare in casa propria l'allenatore ha nessuna voglia di arrendersi all'amarezza per i 3 punti di penalizzazione inflitti agli amaranto che, dopo tre risultati utili consecutivi, si ritrovano in lotta per difendere la qualificazione ai playoff: “Per noi i punti sono 49. La società ci ha rassicurato, ma anche io ho letto le carte. Siamo nel giusto e sono sicuro che ce li restituiranno".

Reggina-Brescia, Inzaghi: "Sempre in zona playoff, ne usciremo più forti"

Inzaghi ha aggiunto e concluso: "Tocca a noi continuare a fare bene per far sì che con 3 punti in più, se tutto filerà nel verso giusto, avremo una posizione ancora migliore. La stagione finora è stata molto positiva, tra alti e bassi, ma dalla prima giornata siamo sempre stati playoff. Chiedo ai ragazzi di chiudere a testa alta. Lo ripeto, i nostri punti sono 49 e non dobbiamo farci condizionare dalla classifica attuale, in cui siamo a 46. Mi fido della società, di quello che ho letto. La penalizzazione ci deve dare più carica. Dopo gennaio ci sono stati episodi controversi, ma sapevo che la squadra avrebbe superato quei momenti e ne sarebbe uscita più forte. Sì perché questa cose ci fanno capire che dobbiamo essere più forti di tutto e di tutti”.

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