Italia, Mancini: «Se retrocediamo nessun dramma. Non sono sotto esame»

L'allenatore azzurro presenta la sfida con la Polonia: «Non bastano 5 partite per ricostruire la Nazionale»
Italia, Mancini: «Se retrocediamo nessun dramma. Non sono sotto esame»© Marco Canoniero

TORINO - «La Polonia rimane un'ottima squadra, con giocatori di talento. Non sarà una partita semplice però ce la possiamo giocare bene. ». Così il ct azzurro Roberto Mancini alla vigilia della sfida contro la Polonia a Chorzow. L'Italia in caso di sconfitta retrocederà in serie B della Nations League, però Mancini non sembra preoccupato. «Il percorso è cominciato a maggio, bisogna mettere insieme questa squadra e portarla all'Europeo - dice - . Il Portogallo per ora è una squadra migliore di noi ed è giustamente in testa. Se perdiamo con la Polonia non è che non andiamo all'Europeo e non giochiamo più. Non vedo drammi. Ho iniziato questo percorso poco fa, il primo obiettivo sono i campionati europei. Sono in sintonia con la Federazione e con tutto l’ambiente. Non penso di essere sotto esame»

SPAREGGIO PER IL 2° POSTO - «Nel calcio non si sa mai - aggiunge Mancini -, ma probabilmente ci giochiamo un secondo posto con la Polonia. Quando abbiamo iniziato il nostro obiettivo era quello di ricostruire e fare una bella figura in Nations League - aggiunge - , ma non c'è un altro obiettivo. Il resto si traccia più avanti. Ci vuole un po' di tempo, non è semplice, nel momento in cui riusciremo a trovare il gruppo non avremo molti problemi a mettere la squadra per gli Europei». Mancini parla poi delle due sfide di Nations League già giocate dagli azzurri. «La Polonia contro di noi ha avuto poche occasioni limpide - dice -. Non meritava di più, credo che il pareggio sia stato giusto. Il Portogallo invece ha meritato di vincere, ha delle certezze e qualcosa in più». Sulla formazione che manderà in campo domani a Chorzow, dov'è annunciato il tutto esaurito, il ct dice che «per vincere serve un centravanti che fa gol, poi servono delle soluzioni e vanno cercate. Siamo andati molto bene per 60 minuti contro l'Ucraina, poi abbiamo cambiato. Dobbiamo cercare di continuare sulla nostra strada. In cinque partite non si ricostruisce una nazionale». 

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