A Private War: il biopic sulla giornalista Marie Colvin

Rosamund Pike interpreta la reporter uccisa in Siria
A Private War: il biopic sulla giornalista Marie Colvin

ROMA - A Private War è un film su una grande giornalista, Marie Colvin, ma è anche una riflessione sulla sua professione: su come dovrebbe essere e su come invece in alcuni casi sta diventando. 

Marie Colvin lavorava per il Sunday Times, una reporter per anni in prima linea nelle guerre in Medio Oriente, Sri Lanka, Iraq e infine Siria, dove ha perso la vita per raccontare l'assedio di Homs. Il regista Matthew Heineman, documentarista al primo film di fiction, sceglie un taglio appunto documentaristico per le sequenze di guerra. Il registro cambia leggermente per le scene sulla vita privata di Marie, ma la regia non è mai invasiva, anzi, è quasi "piatta". Il modo ideale per far spiccare l'interpretazione monstre di Rosamund Pike, che regge totalmente il film sulle sue spalle (insieme con il bravissimo Jamie Dornan, che interpreta il fotografo Paul Conroy).
L'attrice si trasforma (fisicamente e come timbro vocale) per interpretare la giornalista e ne restituisce la combattività, la determinazione ma anche le debolezze, la profonda sofferenza. Ne viene fuori un ritratto a tutto tondo della Colvin, senza scadere in una eccessiva glorificazione della protagonista, anzi, e senza eccessi di retorica, se non nel finale.  

Il film è crudo, ci restituisce in piccola parte gli orrori a cui ha assistito Marie ed è impossibile rimanere indifferenti. Se c'è qualcosa da rimproverare al lavoro di Heineman è forse la scelta di affidarsi completamente alla Pike e alla sua Marie: intorno a lei girano personaggi privi di spessore scenico e psicologico (ad eccezione del già citato fotografo Conroy). A Private War uscirà nelle sale italiane il 22 novembre. 

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