In Giappone nasce un centro esport per gli over sessanta

I videogiochi e gli esport dovrebbero essere considerati come dei mezzi utili a ridurre le distanze sociali, a tenere allenata la mente e ad impegnare il tempo libero, specialmente quando quello a disposizione è tanto
In Giappone nasce un centro esport per gli over sessanta© Early Game

I videogiochi potrebbero essere dei mezzi sensazionali per gli anziani, in particolar modo per i “nonni” e le “nonne” che si ritrovano a passare la maggior parte del loro tempo libero a casa, una situazione che è diventata obbligatoria con il recente lockdown per la pandemia del COVID-19. Con modalità e strategie ancora da formulare, appare quindi chiaro che una volta superato l'ostacolo della "tecnologia", qualsiasi persona possa godere di un’esperienza positiva con i videogiochi.

Ed infatti a Kobe, città giapponese nella Baia di Osaka, l’azienda specializzata ISR esports ha inaugurato il 2 luglio un nuovo centro che sarà interamente dedicato agli ultrasessantenni che vorranno avvicinarsi al mondo degli esport. L’obiettivo di ISR esports, è quello di proporre un hobby sereno ed innovativo per la popolazione più anziana del territorio, con la speranza che alcuni di loro possano interessarsi anche al settore degli esport: il centro infatti, sembra essere allestito per far intraprendere la carriera professionale a chi ne avrà competenze e volontà. Un modo assolutamente innovativo di rilanciare la socialità anche tra i più grandi, sfruttando l’appeal “multi-generazionale” che ormai da decenni i videogiochi hanno sulle persone.

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