F1 Toro Rosso, Sainz: «Non voglio paragoni»

Il pilota spagnolo appena arrivato alla scuderia di Faenza chiarisce subito il suo pensiero

MADRID - «Non voglio essere paragonato a mio padre. Lui si è dedicato ai rally, io alla Formula Uno». Carlos Sainz Jr, appena approdato in F1 con la Toro Rosso, chiarisce subito che non vuole paragoni con il padre, due volte campione del mondo nei rally e vincitore della Parigi-Dakar. «Dietro il mio approdo nel circus ci sono lavoro e sacrificio - ha spiegato il pilota spagnolo a Madrid durante la sua presentazione come pilota ufficiale del team di Faenza-. Sin da piccolo quando correvo nei kart ho capito quanto fosse pesante il nome di mio padre nel mondo dei motori e ho lottato duramente per farmene uno mio».

OBIETTIVI CHIARI - Sainz ha anche spiegato che gradirebbe che la stampa e gli addetti ai lavori smettessero di aggiungere junior al suo nome: «Sarebbe bello che mi chiamaste solo Carlos Sainz, capirei se fossi un rallysta ma visto che corro in F1 non ne vedo il motivo». Obiettivi chiarissimi, comunque, per il giovane spagnolo: «Non mi basta guidare la Toro Rosso. Voglio essere campione del mondo, è il mio obiettivo e voglio dare questa gioia a mio padre. So che è una strada lunga e difficile e che ci servirà tanto lavoro ma non mi spaventa». L'unico spagnolo a poter vantare un titolo iridato in F1 è Fernando Alonso: «L'ho conosciuto che avevo 7 anni, mi sembrava un dio, qualcuno di irraggiungibile. Nel corso degli anni ha sempre parlato bene di me e gli sarò eternamente grato. Se dovessimo ingaggiare delle battaglie in pista, lo farò con il sorriso sulle labbra e con tutto il rispetto del mondo», ha concluso Sainz.



© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...