F1 Toro Rosso, Verstappen pronto a dare battaglia

Il pilota 17enne non sente il peso della pressione: «Farò un buon lavoro»

ROMA - Tre mesi fa era uno sconosciuto, ora è al centro della scena. L'improvvisa notorietà non preoccupa Max Verstappen: al 17enne pilota della Toro Rosso, che farà il suo debutto in F1 nella prossima stagione, non pesa la pressione che si è creata su di lui, anche se dovrà dimostrare di essere all'altezza della fiducia in lui riposta dal suo team e dalla Red Bull. «Mi concentrerò su quello che devo fare - spiega sul sito ufficiale della Formula 1 - Voglio fare un buon lavoro per la squadra ogni volta che sarò a bordo della vettura». Max ha avuto il primo assaggio da pilota ufficiale nei test di Abu Dhabi: «E' fantastico sapere che ora posso lavorare davvero per la prossima stagione - continua - E' la mia macchina ora, non come nelle prove libere che ho avuto modo di correre, quando alla fine ho dovuto riconsegnare la vettura a qualcun altro. Dopo quattro ore è stato difficile convincermi a uscire per la pausa pranzo», scherza. Per il momento Max non si è dedicato in modo particolare ai tempi: «Il programma prevedeva una lunga sessione di corsa, nessuna attenzione per i tempi. Per il momento non devo dimostrare quanto sono veloce. Ci siamo concentrati su quello che alla squadra serviva, per esempio i nuovi pneumatici. E poi cose molto semplici come la comunicazione: devo capire cosa vogliono da me e viceversa».

DI PADRE IN FIGLIO Se il giovane belga può festeggiare la conquista della Formula 1 in così tenera età è anche grazie a suo padre Jos. «Mio padre mi ha preparato per questo. Ho dovuto essere molto bravo nelle categorie inferiori e in questo ha giocato un ruolo importante, anche nelle parti peggiori. Mi ha preparato anche a quei momenti». La grinta gli servirà in una squadra che forse è la migliore per i giovani talenti, ma che è anche un ambiente durissimo. Ogni due anni succede spesso che la line up dei piloti cambi, e a un driver può succedere di essere promosso alla Red Bull (come Vettel, Ricciardo e Kvyat) ma anche di andare via, come è capitato a Vergne. «E' vero - ammette Max - ma se fai un buon lavoro è più facile proseguire verso l'alto. Ho due anni e farò il meglio che posso». In attesa di ritornare in pista, Verstappen jr si dedicherà a pieno alla preparazione fisica. «Dovremo essere preparati. I giorni di test sono un buon banco di prova per il fisico. Fino a Jerez mi allenerà tanto a casa e a Faenza, poi lavorerò al simulatore. Non ci sarà un momento di noia».

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