F1, Alonso torna in Ferrari ma solo per il pranzo

Anche Fernando al pranzo di fine anno. Il nuovo capo Arrivabene: «Da gennaio all’attacco»
TORINO - Sì, le famiglie allargate vanno di moda. Senza ruggini, senza rancori. Così Sebastian Vettel, dopo aver conosciuto il pianeta Ferrari e aver provato la Rossa (sia pure del 2012), è tornato serenamente alla Red Bull, per la giornata di saluto alla squadra: pasticcini (pochi), tweet al miele e lacrime trattenute a stento. Allo stessomodo Fernando Alonso, dopo la firma con la McLaren e i calorosissimi abbracci con Ron Dennis, ieri è tornato a Maranello per il pranzo di Natale. Anche lui doveva salutare e ringraziare, cosa che ha fatto. Poi ognuno per la propria strada.

SALUTO A SCHUMI E JULES - Il pranzo - dicono i presenti - si è aperto con un pensiero di Maurizio Arrivabene (nuovo direttore della Scuderia) rivolto a Jules Bianchi e a Michael Schumacher, i due piloti che in modo diverso sono legati alla Ferrari e che stanno combattendo una difficile battaglia. Arrivabene ha voluto anche ricordare Emilio Botin, presidente della banca spagnola che è tra gli sponsor della Ferrari e che ha sostenuto (finora) il sodalizio tra le Rosse e Alonso. «Per me è un grande orgoglio lavorare per questa azienda, che è la più bella che c’è. Le aziende sono fatte di persone e questa è fatta da persone speciali. Ora ci scambiamo gli auguri di Natale, ma da gennaio voglio vedervi non in difesa, ma all’attacco, perché l’obiettivo è riportare la scuderia nelle posizioni che merita».

SPAZIO ALL'ALFA ROMEO - Sul palco, oltre alla poco riuscita F14 T, anche un’Alfa Romeo 6C, la vettura con cui correvano i primi piloti della Scuderia Ferrari, fondata 85 anni fa. A ricordarlo è stato Piero Ferrari che ha sottolineato il coraggio di suo padre che nel 1929, un anno di grande crisi, decise di far correre i gentlemen driver con delle Alfa Romeo. Ma anche un modo per rimettere il marchio del Biscione sotto i riflettori, cosa cui tiene molto la dirigenza di Fca (la nuova società nata dalla fuzione di Fiat e Chrysler). John Elkann, che di Fca è presidente, ha ricordato lo storico legame tra la Ferrari e la sua famiglia: «Fin da quando mio nonno strinse il patto con il fondatore, la Ferrari è qualcosa di assolutamente speciale per noi. Nel reciproco rispetto abbiamo sempre lavorato insieme ottenendo grandi risultati. Siamo estremamente legati alla Ferrari e stiamo lavorando per garantirle un futuro ancora migliore. Anche in pista sappiamo che c’è un grande lavoro da fare, ma siamo determinati a mettere a disposizione tutti gli strumenti che servono per ottenere i traguardi che questa Scuderia si merita. Mi fa piacere - ha aggiunto John Elkann - vedere anche un’Alfa Romeo sul palco perché il 2015 sarà un anno importante anche per questo grande marchio».

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