Ferrari, crisi o non crisi battere la Mercedes resta un'impresa

La Rossa deve ottimizzare il materiale a disposizione senza bìsbavature. La speranza Monza
Ferrari, crisi o non crisi battere la Mercedes resta un'impresa© AG ALDO LIVERANI SAS

 

TORINO - La Ferrari è in crisi oppure no? Interrogativo lecito e tutto sommato intrigante. Specie dopo il GP di Silverstone, dove le Rosse sono state salvate dalla pioggia. Altrimenti, a parte le solite Mercedes (e il solito Hamilton), sarebbero finite pure dietro le Williams. La risposta al quesito non è difficile, però è un po’ complesso. L’auto di quest’anno è indiscutibilmente migliore di quella dell’anno scorso, come dimostra la “striscia” di risultati: sempre a podio tra due volte (su nove) e una vittoria. E tuttavia la SF15-T nasce dal progetto del 2014. La rivoluzione a Maranello è stata fatta, tecnicamente parlando, troppo tardi. Quando l’auto era già impostata. Da ricordare che tutte le squadre stanno cominciando adesso a lavorare sulle auto del prossimo Mondiale e i progetti vengono definiti via via nel corso dell’estate e dell’autunno. Dunque, si è intervenuti in corso d’opera, aggiustando l’aggiustabile.

 

 

 

PICCOLI PASSI - Parecchio lavoro - come ha ricordato il team principal Maurizio Arrivabene - è ancora da svolgere e sarà svolto nei prossimi mesi. Piccoli passi, che asseconderanno un costante lavoro di sviluppo. Ma, detto questo, non si può pensare che un’auto nata su una base men che modesta possa stupire. Non è accaduto, non accadrà. Sul fronte motoristico, ad esempio, è stato compiuto un grosso passo in avanti. Adesso i cavalli ci sono e, nel complesso, si è vista anche la necessaria affidabilità. Però anche in questo settore più di tanto non si può fare, senza modifiche più estese e più approfondite, non programmabili sull’arco temporale di una sola stagione. La Mercedes e la Williams, tanto per dare un metro di paragone, sono partite anch’esse dalla base del 2014. Una base che però era decisamente superiore a quella della Ferrari. E nonostante questo la Williams, almeno per ora, è dietro la Rossa nella classifica costruttori.

 

 

SPERANZA MONZA - Dunque, con quali prospettive la Scuderia di Maranello affronta la seconda parte della stagione? Essenzialmente cercando di ottimizzare il materiale a disposizione, senza commettere sbavature nella messa a punto (che varia da circuito a circuito) e senza sbavature da parte dei piloti. Ci saranno almeno due gare molto difficili (Spa e Suzuka), qualcuna più adatta alle Rosse. Arriveranno altri podi, difficilmente con Raikkonen (che pare ripiombato nella sindrome di cui ha sofferto l’anno scorso), probabilmente con Vettel. Ma eventuali vittorie potranno arrivare solo in “collaborazione” con la Mercedes. Salvo forse a Monza, dove i limiti della monoposto di Maranello potrebbero pesare un po’ meno.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...