© /AGENZIA ALDO LIVERANI SasMILTON KEYNES - Cyril Abiteboul, boss della divisione sportiva della Renault, non ci sta e chiede più rispetto, dopo le accuse neanche tanto velate che arrivano dalla Red Bull, a cui la casa francese fornisce i motori per la F1. «Conosciamo la Red Bull molto bene, avevano lo stesso atteggiamento anche negli anni in cui vincevano, vogliono tutto e lo vogliono subito, ma il lavoro di chi costruisce i motori non è così semplice, specialmente per un team competitivo» si legge si Bbc.com.
DIALOGO E COMPRENSIONE - «Renault è nel business del motorsport da oltre un secolo, in F1 in una mianiera o nell’altra da 37 anni, la Red Bull da circa una decina d’anni - ha aggiunto Abiteboul - è una grossa differenza e credo che le due aziende debbano cercare di capirsi a vicenda». Sulla possibilità che il contratto si interrompa prima del termine, previsto nel 2016, Abiteboul dice che «se la Red Bull vorrà cercare un nuovo partner è libera di farlo, è un mercato libero. Ma anche in un mercato libero i contratti vanno rispettati e noi lo faremo fino alla fine».