Hamilton: «Monza non si tocca»

Il campione del Mondo ospite a Expo: «Non si può cancellare il Gp d'Italia»

MILANO - È rimasto impressionato dalla marea rossa di Monza, ma Lewis Hamilton giura che il podio di ieri non gli ha fatto venire in mente di correre in Ferrari. «Onestamente no, ma vedendo dal podio l'amore e la passione che i tifosi italiani hanno per la Ferrari ho provato ammirazione: non si vede altrove - ha ammesso l'inglese della Mercedes -. Si vede che la Ferrari scorre nelle loro vene, é come il DNA. In Italia nascono con la maglia rossa come Superman con la sua tuta». Hamilton non ha fatto paragoni fra il pubblico inglese e quello italiano («Hanno un'energia di tipo diverso») ma ha ribadito la sua difesa di Monza, dove ieri ha vinto ed è stato fischiato: «Non si può sacrificare Monza - ha detto durante la presentazione dell'olio per motori Petronas Syntium with CoolTech a Milano. -. È importante mantenere le corse storiche: dove c'é storia c'é passione e non si può fare a meno del rettilineo di Monza invaso dai tifosi alla premiazione».

CAMPIONE DEL MONDO? - "Sarei un folle a pensare di aver già vinto il Mondiale" continua Hamilton. Dopo aver dominato a Monza e raddoppiato il vantaggio in classifica, su Rosberg, l'inglese ha trasformato in cresta i riccioli ossigenati ma professa umiltà e non si sente in tasca il terzo titolo, con cui eguaglierebbe il suo idolo Ayrton Senna. "Lo guardavo da piccolo, è un onore essere vicino a eguagliare i suoi Mondiali, aver solo un Gp vinto in meno dei suoi 41. Ma io voglio andare oltre - ha spiegato il campione del mondo della Mercedes, testimonial a Milano della presentazione dell'olio per motori Petronas Syntium with CoolTech -. Comunque questa stagione non è chiusa e devo continuare a correre con la stessa mentalità. L'obiettivo è vincere ogni gara e le Ferrari nell'ultima hanno fatto passi avanti, in qualifica e in corsa".

La definizione di 'Valentino Rossi della Formula 1' coniata per lui da Bernie Ecclestone non gli dispiace, e non è detto che a fine carriera possa cimentarsi sulle due ruote. "Lo prendo come un complimento. Rossi é già leggendario, essere paragonato a lui non è male", ha sorriso l'inglese, che poi ha parlato del suo look, in "fase di sperimentazione". "Non ho pianificato nulla ma è un periodo di scoperta per me, di sicuro mi farò qualche altro tatuaggio", ha spiegato, chiarendo di non immaginarsi altri dieci anni in Formula 1: "Decisamente no, ho altri tre anni di contratto con la Mercedes e poi vedrò. Voglio correre finché mi diverto, e poi ci sono solo venti posti e stanno arrivando molti giovani piloti - ha detto il trentenne inglese -. Fermarmi sarà uno choc. Temo di annoiarmi, allora proverò qualcos'altro, magari le moto come ha fatto Schumacher. Darmi alla musica? Lo faccio già, per hobby".

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