© lapresseCITTA' DEL MESSICO - «È necessario che prendersi cura degli interessi delle piccole squadre»: alla vigilia del Gp del Messico, il presidente della Fia Jean Todt si dice «dispiaciuto» dopo il veto della casa di Maranello a porre un tetto di spesa per i motori. L'obiettivo di Todt è di introdurre, a partire dal 2017, un motore più economico di quelli forniti da Mercedes, Ferrari, Renault e Honda: si tratterebbe di un biturbo con kers da 2200 cmc su base Chevrolet, molto più economico delle attuali power unit, ma anche qui ci sarebbe il veto della Ferrari.
ARRIVABENE SI DIFENDE - «È come avere una pistola in tasca, e bisogna stare attenti quando si utilizza una pistola. C'è qualcosa che va contro i loro interessi, ma cercare di proporre un motore diverso non è contro i loro interessi». La Ferrari è stata l'unica squadra a bloccare la proposta per un tetto di spesa e, in settimana, il team principal Maurizio Arrivabene ha difeso la propria decisione. «Perchè dobbiamo giustificarci ulteriormente? Abbiamo costi di ricerca e sviluppo che si devono recuperare. Non trovo alcuna entità commerciale in tutto il mondo che stia fornendo il proprio prodotto fuori dal mercato o addirittura liberamente», ha detto Arrivabene.