F1, Alonso: «Non so se tornerò in Cina»

Il pilota della McLaren commenta l'esclusione dal Gp del Bahrain: «Giusto così, prima la sicurezza»
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SAKHIR - «Non c'è una certezza al 100% che sarò in Cina, bisognerà fare altre verifiche nei prossimi dieci giorni e poi la FIA valuterà». Così Fernando Alonso nel corso della conferenza stampa piloti in vista del Gran Premio del Bahrain sulle possibilità di rientrare nel Gp della Cina. «Prima di tutto bisognerà garantire la sicurezza», ha aggiunto. Sullo stop ricevuto in Bahrain, il pilota spagnolo della McLaren ha detto: «È triste essere qui e non poter gareggiare, ci ho provato fino alla fine sperando di poter correre. Sono stati giorni difficili con le prove, gli allenamenti e il dolore. Ma ero disposto ad affrontarlo perché era gestibile. I medici hanno però ritenuto non fosse il caso e lo capisco. In fondo è la cosa più logica da fare».

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DOLORI
«Dopo la gara (in Australia, ndr) avevo dolori sparsi. Al ritorno in Spagna questi dolori erano più o meno costanti e anzi peggiorati. Abbiamo seguito così il consiglio dei medici di riposare a casa perché c'è una piccola frattura alle costole», ha spiegato ancora Alonso nel corso della conferenza stampa. Sul forfait in Bahrain, quindi, lo spagnolo ha sottolineato: «Correndo c'era il rischio di rompere una costola e prendere questi rischi non era possibile». Alla domanda su cosa pensa sul fatto che in Formula 1 ad ogni gara si rischia la vita, Alonso ha detto: «Sono al 16° anno in F1 ed è normale ci siano incidenti, io sono stato molto fortunato. Il rischio è chiaro ed evidente, ma ci piace troppo guidare la macchina ed è del tutto ininfluente».

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