F1 Bahrain, Mercedes domina le qualifiche ma niente drammi per Ferrari

Rosberg sempre davanti nel venerdì del Bahrain, Vettel costretto a fermarsi prima del termine delle FP2: le Mercedes imprendibili sul giro secco ma le libere non sono la gara.
F1, Bahrain: Rosberg domina nelle seconde libere

ROMA - Dall’Australia al Barhain, dall'asfalto salmastro di Albert Park alla sabbia di Sakhir. La Formula 1 ha cambiato radicalmente paesaggio ma i risultati del venerdì non cambiano: Mercedes davanti e gli altri dietro. Se nelle piovose libere australiane si era imposto Hamilton oggi è stato il compagno di squadra Rosberg a marchiare a fuoco entrambe le sessioni con tempi a dir poco ottimi, mentre le Ferrari non hanno brillato e Vettel ha concluso la seconda sessione caricando la sua SF16-H sul carro attrezzi per un guasto al cambio con un perplesso Arrivabene che osservava dai box.

ROSBERG SUBITO DAVANTI - Poco da segnalare nella prima sessione con le Mercedes che occupano subito la scena abbassando progressivamente i rispettivi tempi: il tedesco chiude a 1:32.294 con un distacco di 505 millesimi sul campione del mondo in carica. Rosberg e Hamilton sono subito fenomenali sul giro secco ma sulla lunga distanza i tempi sono simili a quelli della Ferrari di Kimi Raikkonen, che nel 2015 era arrivato secondo alle spalle di Hamilton, e di Sebastian Vettel che a differenza delle Frecce d’Argento (con le soft gialle) hanno girato con le gomme medium bianche. Al termine del primo turno di prove libere è terza la Ferrari di Kimi Raikkonen in 1.34.128, alle spalle delle due Mercedes di Nico Rosberg (1.32.294) e Lewis Hamilton (1.32.799). Undicesima l’altra SF16-H di Sebastian Vettel (1.35.073) alle prese con un programma di prove che, diversamente da quello svolto dal compagno di squadra, prevedeva anche modifiche all’assetto. Seb infatti ha utilizzato solo pneumatici medium nei quattordici giri completati, mentre Kimi dopo la pausa per la riconsegna del primo set, ha concluso la sessione su gomme soft. 

VETTEL TORNA A PIEDI - Le FP2 iniziano quando cala il tramonto su Sakhir e il copione si ripete: Rosberg alza subito il ritmo con un ottimo 1:32.173 seguito da Hamilton, mentre Vettel, che nella seconda sessione ha montato le gialle, ferma il crono a 1:32.650. Ma è un illusione: Rosberg centra un giro da alieno, 1:31.001, con il compagno di squadra che si porta a 241 millesimi e Vettel a +1.649. Un distacco abissale poi colmatosi nella seconda parte della sessione quando i piloti hanno simulato il passo gara. Finale di giornata amaro per il ferrarista costretto a fermarsi improvvisaemente a bordo pista lamentando via radio una perdita di trazione causata da un problema al cambio. Tornato ai box Vettel si è comunque dichiarato fiducioso e non vede impossibile una prima fila nelle qualifiche di domani. 

Vettel: «Nuove qualifiche? Non sono quello che vogliamo»

LE QUALIFICHE SEMPRE PIUì CRITICATE - Il Bahrain, pista più “veritiera” dell’Australia, ha messo già in luce i distacchi sul giro secco tra Mercedes e gli altri team, con Jenson Button “best of the rest” a +1.280 dal battistrada seguito dalla Toro Rosso del sempre più sorprendente Max Verstappen a precedere le due Rosse, con Raikkonen che ha concluso la giornata a +1.451 e Vettel a +1.649. Complessivamente i tempi del venerdì hanno messo nuovamente in luce la supremazia Mercedes, con Rosberg ben intenzionato a proporsi (nuovamente) come il più agguerrito pretendente al trono di Hamilton. Le libere non sono comunque la gara, come si è ben visto due settimane fa ad Albert Park dove le Ferrari sono state in testa per la prima parte del GP, e in mezzo ci solo le qualifiche del sabato, il cui format “a eliminazione” continua a tenere banco e sembra non aver soddisfatto né i piloti, né il pubblico, né lo stesso Bernie Ecclestone

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...