Ferrari, piedi per terra e testa bassa. Anche sui cappellini

Il motto di Arrivabene inciso sulle visiere: un modo per ricordare a tutti che non si deve mai abassare la guardia
Ferrari, piedi per terra e testa bassa. Anche sui cappellini

BARCELLONA - Le chiacchiere stanno a zero. Espressione colloquiale, ma chiara. La versione ferrarista è “piedi per terra e testa bassa”. Resa - nel mondo social si usa così - con #piediperterraetestabassa. Che non sia solo una trovata di comunicazione lo capisce dal fatto che è stata incisa anche sulle visiere dei cappellini dei piloti di Vettel e Raikkonen, come si vede dall’immagine. Del resto sembra essere questa l’unica scelta possibile per i Rossi: non perdere tempo né con le questione “esterne” né con quelle “interne”. Ovvero: non preoccuparsi della pressione che arriva dall’esterno, non badare alle voci di mercato (il che, si chiaro, non significa chiamarsi fuori dal “mercato”. In questo momento più dei tecnici che dei piloti, va detto). E nemmeno inseguire balzi tecnici in avanti che potrebbero rivelarsi troppo rischiosi e, in ultima analisi, non utili da gestire. Proseguendo nella politica dei piccoli passi, dello sviluppo continuo della monoposto.
Alla fine della prima giornata di libere, considerando che qui a Barcellona si è provato tutto l’inverno e il lavoro è diverso da quello solito che si effettua il venerdì su tutte le altre piste del mondo, si avranno delle indicazioni più precise. Per adesso, appunto, piedi per terra e pedalare.

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